20 anni fa il mondo piangeva Gianni Versace, lo stilista più innovativo

Gianni Versace fu ucciso a Miami il 15 luglio del 1997 da un serial killer a caccia di popolarità che cercava un personaggio noto da uccidere

Gianni Versace fu ucciso a Miami il 15 luglio del 1997 da un serial killer a caccia di popolarità che cercava un personaggio noto da uccidere e trovò Gianni che per giunta quel 15 luglio 1997 non doveva nemmeno essere a Miami. Una tragedia senza altri motivi se non quello della fatalità che coglieva il celebre stilista italiano nel momento più importante della sua carriera. Il mondo della bellezza in tutto il mondo parlava con il linguaggio di Versace, e plaudiva al suo stile inconfondibile, così diverso da tutti, singolare, come unico era Gianni, il primo grande stilista a fare delle modelle delle dive:  Naomi Campbell, Linda Evangelista, Christy Turlington, Claudia Schiffer, Carla Bruni, Karen Mudler

Santo Versace, fratello maggiore di Gianni e presidente della Versace spa: "Noi lo ricorderemo privatamente, in famiglia, andando a Messa e partecipando ad una funzione religiosa ma sono sicuro che lo ricorderanno tutti Gianni, ognuno alla loro maniera, la televisone, i giornali, gli organi di stampa della moda naturalmente… l'ultimo numero di Vanity Fair ha pubblicato un bellissimo servizio. Il tempo che passa dimostra ancora di più la grandezza di Gianni, rende evidente come tutti ancora oggi si rifacciano a lui, alle sue idee, alle sue intuizioni… Franco Zeffirelli qualche ora dopo la tragedia di Miami affermò: "Con la morte di Gianni Versace non solo la moda italiana ma il mondo perde lo stilista che ha liberato la moda dal conformismo e le ha regalato la fantasia e la creatività".

 

 

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