Categorie: Cronaca

A cena con gli Orsi…nel piatto!

No, non è stato uno scherzo di cattivo gusto, né il titolo di una commedia scandita a tempo di popcorn. È la cronaca di quanto stava per accadere, ancora una volta, in un ristorante italiano, friulano per l'esattezza.

I FATTI

Movimentare la clientela, soprattutto di questi tempi, non è cosa facile, nemmeno nel nord del Paese dove, però ed evidentemente, in quanto a espedienti, non sono secondi a nessuno. Così, il titolare di un noto ristorante, aveva avuto la bella pensata di pubblicizzare il proprio locale con qualcosa di veramente eccezionale. Due serate speciali che, lo sperava, avrebbero riempito la sala di clienti curiosi. Con un menù così particolare che, ne avrebbero parlato i giornali. E allora, via con la stampa dei volantini. Quel menù, non avrebbe potuto che centrare l'obiettivo. Lo centro' talmente bene che, in un attimo, quei volantini e quel menù, avrebbero attraversato mezza Italia. Dal Friuli a Roma, in meno di un secondo. Così velocemente da finire nelle mani "sbagliate".

Mani come quelle di chi, da quelle proposte culinarie, si era sentito subito offeso nella sensibilità, stupito e incredulo, colpito al cuore. "Orso per cena?".

No, non poteva essere possibile. Così, alcune di quelle mani (tra le quali quelle di chi scrive) avevano cominciato ad agitarsi, a farsi da fare. Numeri di telefono da comporre (tra i quali quello del ristorante) informazioni da richiedere, trovare, ricerche per capire.

In Italia, infatti, la Natura e la fauna sono amate a fasi alterne e al di là di qualche sporadico, piccolo incidente, l'orso italiano (quello Marsicano, per intenderci) continua a essere una specie super protetta. Risorsa di inestimabile valore, abita il territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Diversa, purtroppo, la situazione del "cugino" trentino, dove la ripopolazione di quei boschi, divide la popolazione. In ogni caso, una cosa è ancora certa. In Italia non si può sparare agli orsi. E allora? Quei volantini, quel menù? Intanto precisiamo che, quelle serate, che sarebbero dovute "andare in onda" in questi giorni, sono andate a farsi benedire. Lo stesso titolare, giorni fa, me lo aveva confermato dalla sua viva e delusa voce. "Non ci eravamo resi conto di aver urtato la sensibilità della gente", mi aveva detto.

Se quell'annullamento era stato già e di per sé, un successo, la questione era rimasta sul tavolo. Cosa avrebbe rischiato, ad esempio, quel ristorante se la carne dell'orso sloveno fosse finita in padella? NULLA!

Sarebbe bastato esibire, a una eventuale richiesta, tutta una serie di documentazioni che ne avessero certificato provenienza e aspetti sanitari vari e, dalla padella, quella carne sarebbe finita dritta nel piatto. Magari con un buon bicchiere di Verduzzo che smorza quel non so che di selvatico.

Assurdo? Probabilmente. Certo è che proteggere con i denti, un animale così particolare e, al tempo stesso e con quegli stessi denti, permettere di assaporarlo in trattoria soltanto perché "trattasi di immigrato regolare", appare quantomeno stravagante. Evidentemente, anche dal punto di vista del Parlamento Europeo e anche su questo tema, si latita.

NON È STATA LA PRIMA VOLTA

Del resto, questo, non era stato che l'ultimo di tutta una serie di episodi simili registrati nel Bel Paese, nel corso degli ultimi anni. 

Come quello che aveva visto coinvolto un ristorante cinese, nel padovano, alle prese con zampe di orso a metà cottura. O come quell'altra vicenda, di qualche tempo fa, dove l'orso, stavolta alla brace, avrebbe dovuto allietare una cenetta di carattere politico. Anche il Winefestival di Merano, nel 2010, si trovò la patata bollente tra le mani, quando uno chef sloveno, aveva cucinato uno stufato a base di carne di orso.

Le scatolette di carne d'orso, poi, esposte e vendute nel padiglione dell'Estonia, all'Expo Milanese, le ricordano tutti. O forse no.

Per gli amanti degli acquisti in Rete, infine, basta cliccare sulla pagina di Amazon, quella tedesca però, e quelle scatolette si possono acquistare anche in offerta speciale. La confezione da 240 grammi, costa solo 16,95 contro i 25 euro che avresti pagato all'Expo. 

Un risparmio mica da poco…

 

Orso preso al laccio dai bracconieri a Campoli Appennino FOTO

Redazione

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