A Roma 150 nuovi “Orti Urbani”

La Giunta del Campidoglio ha approvato il regolamento per i nuovi orti urbani nella Capitale

Assegnare delle aree verdi pubbliche lasciate al degrado, ai cittadini che ne fanno richiesta – avendone cura e ricavandone un orto, con la crisi economica e la voglia di cibo sano, a Km 0 – è una iniziativa destinata ad avere successo a Roma, dove più di 2 milioni di mq sono le aree che versano in stato di abbandono, da recuperare, e dove da sempre ci sono piccoli appezzamenti, soprattutto nelle periferie e lungo le rive dell'Aniene, coltivati senza regola alcuna e controllo. Il fenomeno degli "Orti Urbani" è largamente diffuso nel Nord Europa e in Italia solo negli ultimi anni si sta manifestando attraverso il progetto iniziale di Italia Nostra e l'attivismo delle associazioni ambientaliste.

La Giunta del Campidoglio ha approvato il regolamento per i nuovi orti urbani nella Capitale. Saranno 150 le aree destinate a spazi verdi da coltivare. Queste le principali caratteristiche: il comodato d'uso gratuito all'associazione che si costituisce per poter gestire l'orto; l'assegnazione dei singoli lotti di massimo 60 mq ciascuno, da parte dell'associazione con precisi criteri; la durata di 6 anni, rinnovabili; la funzione degli orti urbani è sociale, quindi la commercializzazione dei loro frutti, come gli "Ogm" non è consentita.

Entro dicembre, a Roma nasceranno altri 150 orti cittadini, grazie al progetto "Horti della Marcigliana", realizzato prendendo spunto da uno studio condotto nel 2008 dall'Università Agraria di Perugia. Le aree coltivate saranno messe a disposizione degli inquilini attuali e futuri della Marcigliana, un territorio di oltre 4000 kmq compreso tra la Via Salaria e la Nomentana, sottratto alla speculazione edilizia e lasciato all'agricoltura.

Molti i benefici per la salute, derivanti dalla pratica dell'orticoltura, come ricorda il prof. Bruno Romano, docente di botanica ambientale applicata dell'Univ. di Perugia: "Un'attività all'aria aperta aiuta a contrastare lo stress, coltivare prodotti genuini a cm zero, avvicinare i bambini al mondo agrario, oltre ai legami sociali che si costituiscono". Anche chi vive in appartamento avrà un orto da coltivare a disposizione. C'è entusiasmo nei ricercatori per l'interesse mostrato dai costruttori a questo innovativo concetto, che unisce natura e cemento, costruttori e agronomi. I cittadini che volessero avere in affidamento un'area di proprietà di Roma Capitale per realizzarvi un progetto nell'ambito degli Orti Urbani, "devono necessariamente riunirsi in una qualsiasi forma associativa purché senza scopo di lucro. Alla richiesta, che dovrà pervenire all'Ufficio Orti Urbani del Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile e, contemporaneamente, al Municipio di competenza territoriale, dovranno essere allegati i seguenti documenti: Statuto del gruppo costituito, Atto costitutivo e regolamento interno della forma associativa scelta, Progetto degli Orti Urbani includente una relazione dettagliata e gli elaborati grafici da cui si possa evincere come si presenterà l'area a progetto ultimato".

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