A Valmontone i venerdì sono tutti neri, muoversi con l’auto è un’impresa

“Ogni venerdì si presenta lo stesso scenario, lo stesso problema. Ogni venerdì la stessa arrabbiatura, vorrei farne a meno”

Riceviamo da un lettore e pubblichiamo:

"Stamane sono uscito da casa per recarmi dal medico di famiglia, a Valmontone (Rm), e dopo aver percorso con l'automobile un centinaio di metri ho dovuto rallentare a causa del traffico che formava una lunga fila di veicoli lungo la via Artena, scendendo verso la Casilina. Ero piuttosto contrariato, anche perché rischiavo di non farcela, di trovare lo studio chiuso. Pensavo a un incidente sulla via Casilina, o alla presenza di lavori stradali, comunque credevo che presto la circolazione tornasse a essere regolare.

Pensavo male, poiché il flusso veicolare era congestionato lungo il tratto di via Casilina in direzione Sant' Anna. Allora mi è sovvenuto il pensiero del mercato settimanale del venerdì che si svolge nel rione di Sant' Anna. Sì, doveva essere senza dubbio la presenza del mercato, con tutto ciò che ne consegue, a spiegare il blocco della circolazione. Ogni venerdì si presenta lo stesso scenario, lo stesso problema. Mi domando come sia possibile una cosa del genere?

Tutti i santi venerdì i cittadini o chiunque passi per Valmontone, sono costretti a essere prigionieri di questa situazione, dove tutta la via Casilina che attraversa il comune è influenzata dal rallentamento veicolare. Tornando al mio racconto, quando ho compreso che fermarmi e parcheggiare era la soluzione migliore che potessi scegliere, al problema principale se n'è aggiunto subito un altro, quello di trovare un posto libero per l'automobile, impresa per niente facile, nella circostanza.

Solo andando a piedi, sarei arrivato in tempo presso lo studio sanitario. Il mercato settimanale si svolge dalle 8 alle 14. Uscendo dal medico, lo stato di cose non era cambiato, lunghe code attraverso la via Casilina. Ogni venerdì la stessa arrabbiatura, vorrei farne a meno, chi ci libererà da questo disagio vecchio quanto una vita?"

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