E' stato riconosciuto colpevole di un reato gravissimo e infamante: violenza sessuale nei confronti della nipote, durati 8 anni. Un commerciante 60enne di Terracina ha molestato e abusato della figlia della sorella da quando aveva 4 anni, ossia dal 1996, fino ai 12, quindi nel 2004, quando la bambina, alle soglie dell'adolescenza aveva deciso di raccontare l'incubo vissuto per lungo tempo.
Stando alle ricostruzioni effettuate dagli investigatori, ritenute credibili, l'uomo compiva le violenze quando si recava a casa della sorella, nei momenti in cui restava solo con la bambina. Nel pomeriggio di ieri i giudici del collegio penale presieduto da Lucia Aielli (il magistrato salito suo malgrado alla ribalta delle cronache a causa delle minacce di morte subite) ha disposto la condanna per il 60enne di Terracina a sette anni e sei mesi. Più o meno lo stesso periodo della durata delle violenze verso la povera bambina. Non è compito di chi fa informazione mettere in discussione la sentenza ma da persone comuni e non addentrate nell'ambito del diritto penale viene naturale pensare che per un reato simile sarebbero auspicabili pene ben più severe.
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