Accordo riprogrammazione Lazio: 646 milioni dall’Europa per la regione

Riprogrammazione Lazio: arrivano da Bruxelles 37 miliardi per il nostro paese, di cui 646 milioni per la Regione Lazio, vediamo come saranno ripartiti

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Consiglio Regionale del Lazio

Riprogrammazione Lazio. Fra le strategie scelte da Bruxelles per affrontare la crisi sanitaria ed economica causata dal coronavirus, vi è sicuramente quella di mettere in campo i fondi europei. Più di 37 miliardi che arrivano all’Italia dalla modifica dei regolamenti dei fondi strutturali al ricorso al Fondo di solidarietà.

Di queste importanti risorse per la Regione Lazio saranno disponibili più di 646 milioni a cui si aggiungeranno in seguito 333 milioni per la nuova programmazione.

E’ quanto illustrato pochissimi giorni fa dal presidente Nicola Zingaretti insieme al ministro per il Sud e la coesione territoriale Peppe Provenzano, in occasione della presentazione dell’accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 proprio in risposta all’emergenza Covid.

Emergenza Covid e riprogrammazione Lazio

“Un’accordo importantissimo per molti fattori”, commenta Marco Vincenzi, presidente del gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale del Lazio. “Innanzitutto è il primo in assoluto sul territorio nazionale, dove la Regione Lazio è la prima a riprogrammare gli investimenti strutturali, segnando quindi un modello che anticipa alcune delle direttrici fondamentali che il governo vuole perseguire per spingere l’Italia a reagire.

Un modello a cui far riferimento per tutti gli altri, fatto di condivisione e di confronto, di una collaborazione interistituzionale che vede coinvolte Regione, Stato e Unione Europea. Modello in cui il Governo ha svolto il dovuto coordinamento strategico e la Regione, che conosce bene il proprio territorio e le esigenze dei propri cittadini. All’interno di questo quadro ha effettuato le scelte in base alle proprie priorità e emergenze, inserendole e armonizzandole con le linee guida nazionali”.

L’accordo ha un valore complessivo di 646,2 milioni di euro che consentirà alla Regione Lazio di destinare 290,5 milioni di euro per quanto riguarda l’FSE e 355,7 milioni di euro per quanto riguarda il Fesr.

Inoltre prevede anche una premialità sulla nuova programmazione FSC 2021-2027 di ulteriori 333 milioni di euro da aggiungere alla quota parte del Fondo spettante alla Regione Lazio. Essi consentiranno di rafforzare ulteriormente la programmazione di lungo periodo in interventi fondamentali per il territorio (infrastrutture, reti idriche, bonifiche, ambiente e tutela del territorio).

Cinque misure principali

1. 222,3 milioni di euro per la sanità. 140 milioni per le spese emergenziali e oltre 82 milioni per un grande piano di rafforzamento della sanità territoriale. Si realizzerà con l’acquisto di tecnologie sanitarie come acceleratori lineari, angiografi, tac, risonanze magnetiche, mammografi, e per la sanità digitale;

2. 8,2 milioni di euro per l’istruzione e la formazione. Con l‘acquisto di beni e attrezzature per gli istituti e per i beneficiari, finalizzato al superamento del divario digitale nell’accesso all’istruzione e alla formazione professionale;

3. 133,4 milioni di euro per sostenere le attività economiche. Con i fondi utilizzati per ampliare la platea dei beneficiari di “Pronto Cassa”, i prestiti di 10mila euro a tasso zero a imprese e professionisti, e un piano da ulteriori 51 milioni di euro per il contenimento temporaneo della pressione fiscale sulle imprese. E anche per l’acquisto di mezzi di trasporto non inquinanti per le imprese; per il rilancio dell’attività produttiva in agricoltura; per la promozione turistica del territorio;

4. 237,2 milioni di euro per il lavoro. Quasi 194 milioni per la cassa integrazione in deroga erogata dall’INPS e oltre 43 milioni per il sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato, le indennità di tirocinio e lo sviluppo del lavoro agile o smart working;

5. 45,1 milioni di euro per interventi nel sociale. Tra strumenti di conciliazione fra lavoro, formazione e cura dei minori, da una parte, e servizi di sostegno per le persone in condizione di fragilità aggravata dalla crisi, dall’altra.

Inoltre un piano per alleviare il peso delle rette universitarie per gli studenti su cui saranno investiti 23 milioni di euro, confidando che la Commissione europea acconsenta a questo utilizzo delle risorse comunitarie del Fondo sociale.

Nessun definanziamento a progetti già decisi

“E’ importante sottolineare che non si definanzia nessun intervento già programmato. Infatti mentre i nuovi fondi europei coprono i nuovi interventi sull’emergenza, quelli precedentemente programmati vengono finanziati temporaneamente, con una assegnazione aggiuntiva, con il fondo Sviluppo e Coesione”, spiega il presidente Vincenzi.

“Quando rientreranno le risorse europee, grazie al meccanismo dei rimborsi, la Regione Lazio si vedrà assegnare un tesoretto. Oltre la dotazione ordinaria, di circa 336 milioni di euro sulla programmazione 2021/26. I quali serviranno al completamento degli originali interventi finanziati con i fondi europei”.

“È tempo quindi di reagire velocemente, grazie anche alle semplificazioni in arrivo con il Decreto governativo, di ricostruire, di investire, di puntare al rilancio attraverso digitalizzazione e green economy per migliorare la qualità dei servizi e la vita delle nostre Comunità, per restituire a tutti maggiore fiducia per il futuro”, conclude Marco Vincenzi.

“Una sfida importante quindi che riguarda anche la credibilità del sistema Italia nei confronti della comunità europea e sta nella capacità di spendere bene e presto le risorse che arriveranno”.

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