Dovrà difendersi da capi d'imputazione molto pesanti un 67enne di Acquapendente, accusato di aggressioni e insulti nei confronti della moglie, e per tali ragioni finito a processo, iniziato nei giorni scorsi. Il sito tusciaweb.eu riferisce che dal 2004 al 2009 la donna avrebbe dovuto sopportare dispetti, umiliazioni e a violenze fisiche. Tra queste l'essere costretta a dormire per terra e varie percosse, fino alla minaccia di strangolarla con una cintura, per "convincerla" ad andarsene di casa.
Cosa che la donna fece, portando con sé i figli e recandosi presso una cooperativa sociale, dove è stata ospitata. Sul 67enne pende anche l'accusa di mancato pagamento degli alimenti dopo la richiesta di separazione da parte della consorte La difesa dell'uomo, incensurato, ribatte che le aggressioni alla donna, non sono dimostrabili dal momento che non vi sono certificati medici che le attestano. Inoltre – questo è sempre il parere della difesa – la donna avrebbe sporto denuncia soltanto nel 2014 e avrebbe inoltre deciso di sua spontanea volontà di lasciare la casa.
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