Cultura

Acquapendente. Tornano i Pugnaloni, prima edizione dopo il Covid: le piazze si rianimano di opere

Nel 2019 l’ultima edizione, poi il Covid. Acquapendente si prepara a un vero e proprio ritorno alla normalità con l’evento più atteso dell’anno: “I Pugnaloni“. Nei due anni passati al posto di questo evento sono nate infatti delle alternative che, tuttavia, poco hanno avuto a che fare con questa realtà.

Pugnaloni di Acquapendente

La storia dei Pugnaloni

Leggenda vuole che nel 1166 secolo ad Acquapendente, la quale era sotto il dominio di Barbarossa, due contadini abbiano visto un ciliegio secco rifiorire. Questo fatto è stato colto come un segnale che il tiranno andava mandato via, motivo per cui dopo aver diffuso la voce hanno riunito le forze per cacciare Barbarossa. Proprio questo, infatti, il tema della festa: la liberazione, la libertà. La ricorrenza cade la terza domenica del mese di maggio. Quest’anno, dunque, il 15. Il termine “Pugnalone”, seppur possa richiamare il termine italiano “Pugnale” e dunque un’arma, in realtà deriva dal latino “pungere”, in Italiano “Pungolo”. In sostanza richiama i bastoni appuntiti con cui i contadini sospingevano i buoi.

In cosa consiste

Il tema principale della festa, la liberazione, si esprime al meglio con la divisione in gruppi del paese. Acquapendente è infatti formato da15 schieramenti che prendono spesso il nome, negli ultimi anni, dalla zona o dalla via in cui sono nati. Ogni gruppo ha dei colori sociali veri e propri, un bozzettista che crea il disegno e un capogruppo. Lo scopo dei lavori è quello di creare un’opera, disegnata proprio dal bozzettista, che sia “colorato” da elementi naturali quali erba, foglie, piante o fiori. Una curiosità riguarda il fatto che quest’ultimi, ad esempio, vanno applicati poco prima dell’evento per non farli appassire. Alle 10 in punto di domenica questi Pugnaloni devono essere pronti ed esposti in una parte diversa del paese.

Unione e rivalità tra gruppi

Negli ultimi anni questo evento ha creato delle dinamiche molto accese all’interno dei gruppi, unendo le persone in festeggiamenti vari, ma anche tra gli schieramenti diversi, dove un alto livello di rivalità, delle volte, ha portato anche a delle mosse non attese come i più tranquilli “scontri” con i cori rivolti agli altri fino al più improbabile utilizzo di bombe carta davanti alle sedi avversarie. Insomma, una situazione che all’interno del paese è sentita, e non poco, dagli schieramenti stessi. Nel giorno della premiazione ogni gruppo ci tiene a farsi sentire, utilizzando fumogeni e bandiere, colorando così Acquapendente di un clima di festa.

Fermati da Covid

Negli ultimi due anni i la Festa dei Pugnaloni non è stata la stessa. Nel 2020 la terza domenica di maggio è arrivata poco dopo un rallentamento del lockdown causa Covid, motivo per cui un’iniziativa è stata comunque organizzata, ma senza festa e senza, comprensibilmente, il concetto di liberazione che questa giornata simboleggia. Questa, di fatto, riguardava un lavoro con le stesse tecniche fatte ognuno a casa propria con i mezzi a disposizione.

Discorso simile per l’anno successivo, il 2021, dove delle restrizioni meno accentuate hanno permesso un lavoro esterno, ma comunque non completo. Tutti i vari gruppi hanno infatti simbolicamente collaborato con il fine di creare un unico grande lavoro che potesse simboleggiare la libertà in un momento difficile come quello che si stava vivendo. Dopo 3 anni la Festa dei Pugnaloni è tornata in un’edizione che è già storia. Vi è anche una sorta di precedente, una pausa però più lunga di questi ultimi due anni: nel 1920 la Festa dei Pugnaloni non si tenne per qualche anno. La causa non è certa, ma si crede che possa essere stata una mossa preventiva in quanto, in quegli anni, imperversava l’epidemia della Spagnola.

Edizione 2022

Dopo due anni Acquapendente è tornata a essere ornata e colorati di queste opere che hanno al centro della loro essenza il concetto di libertà. Un insieme di opere che è possibile ammirare camminando per il paese.

Redazione

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