Aipd Roma dalla parte di Scuola Viva onlus

Aipd Roma: “La Regione trovi soluzioni per l’Associazione Scuola Viva Onlus”

Anche la sezione di Roma dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down) si è espressa contro la chiusura della Scuola Viva Onlus, costretta ad interrompere le attività di riabilitazione a causa della sentenza del Tar che ha confermato l’impossibilità per il Centro di ricevere le autorizzazioni necessarie a causa della pericolosità ambientale.
Pericolosità ambientali che, come abbiamo spiegato, in realtà sembrano non sussistere, dato che l'area che sorge attorno al Centro è dotata di ben 13 metri di argine.

"Da un giorno all’altro – spiega il dr Fabrizio Fea, neurologo dell’Aipd Roma e Direttore Sanitario dell’Associazione Scuola Viva onlus – centinaia di utenti sono stati rispediti a casa o trasferiti come un pacco postale ed il personale sanitario (circa 90 persone) lasciato senza lavoro. Noi siamo rimasti basiti dal trattamento che ci è stato riservato dopo 40 anni di attività. Altre strutture sanitarie hanno ricevuto l’accreditamento definitivo nonostante siano posizionate a ridosso del Tevere. A noi è stato negato nonostante i 200/300 metri di distanza dal fiume e in un’area non golenale".

"L’interruzione dei servizi comunicati da un giorno all’altro – dichiara Giampaolo Celani, il presidente dell’Aipd Roma – ha danneggiato anche soci e operatori della sezione. Il centro non è stato costruito poco tempo fa, le condizioni ambientali territoriali non sono cambiate, né nuove normative sono state emesse per giustificare la sentenza favorevole del Tar alla Regione Lazio che, dopo soli due mesi, ha revocato l’accreditamento definitivo. Chiediamo al Presidente Zingaretti, alla Giunta Regionale e a chi è direttamente coinvolto nel provvedimento di sostenere le famiglie e gli operatori nel trovare, nel modo più rapido possibile, soluzioni che impediscano che a rimetterci siano le persone più fragili".

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