Al Puff di Lando Fiorini la serata ricordo per Agostino Di Bartolomei

Un uomo straordinario e di rara intelligenza. La sua perdita è stata incolmabile per la Roma e per tutto il Calcio italiano

E’ stata celebrata giovedì sera, 17 aprile, al Puff, il teatro del compianto Lando Fiorini, autore di uno degli inni della Roma calcio, una serata dedicata ad Agostino Di Bartolomei, organizzata dall’ Associazione Italiana Roma Club 1971. Sono intervenuti personaggi del mondo dello Sport, ex compagni di Squadra e tanti supporter da tutta Italia. Tra gli altri, la sig.ra Marisa Di Bartolomei, l’indimenticabile allenatore in seconda della Roma di Nils Liedholm, Luciano Tessari, Loris Boni e il telecronista Giorgio Martino. Agostino Di Bartolomei, ricordiamolo, è stato un grande calciatore, capitano della Roma del secondo scudetto. Un vero Capitano. Un uomo straordinario e di rara intelligenza. La sua perdita è stata incolmabile per la Roma e per tutto il Calcio italiano.

Claudio Ciminiello con Loris Boni

Con Lui ho condiviso una storia calcistica quasi simile. Siamo stati tutti e due nel settore giovanile della Roma. Di Bartolomei come calciatore e Io come medico sportivo. Abbiamo raggiunto la Prima Squadra della Roma. Agostino naturalmente come calciatore, mentre Io come addetto alle PR della Roma per la Coppa dei Campioni. Eravamo tutti e due stimati dall’inarrivabile Nils Liedholm, uno dei più grandi allenatori del secolo scorso e forse di tutti i tempi. Insieme lo abbiamo poi seguito al Milan. Di Agostino ricordo due o tre cose interessanti. Ho seguito molti allenamenti della Roma e una cosa mi aveva colpito più di tutte. Il modo di calciare di Agostino. Ho visto Agostino allenare i portieri della Roma sui calci di rigore e l’ho visto calciare con una potenza terrificante. Il pallone arrivava in porta con una tale velocità che compiva addirittura un percorso a zig e zag!

Claudio Ciminiello con Luciano Tessari

Ricordo poi che nel pullman che portava la Roma allo Stadio Olimpico, durante le partite casalinghe della Coppa dei Campioni, Agostino si sedeva spesso accanto a me, e, dato che era il Capitano della Squadra, era come mandare, ai compagni di squadra, un segnale di rispetto per me che ero giovanissimo, e di questo gliene sarò per sempre grato. Una volta gli chiesi cosa ne pensava del soprannome che gli aveva dato Enrico Maida, vice Direttore del Corriere dello Sport. Vale a dire Agostino "Bum Bum" Di Bartolomei, che si rifaceva alla potenza del pugile Ray "Bum Bum" Mancini. Agostino mi rispose che gli piaceva moltissimo. Per finire desidero ricordare che nonostante fosse una persona seria amava anche scherzare e fare battute. Quando incrociammo, per esempio, un imprenditore allo Stadio Olimpico che aveva un cognome che terminava con un accento sulla O finale. Disse rivolto a me sorridendo quello è "…ò, …ò lo sconto non ti fo". E fece ridere pure me.

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