Al Teatro Ghione di Roma in scena “Compagni di banco” di Moccia

Roberto e Gabria Cipullo e Francesco Tufarelli presentano Compagni di banco di F. Moccia, C. Marazziti e G. Corsi

Martedì 5 maggio 2015 alle ore 21,00 debutterà in prima nazionale al Teatro Ghione di Roma lo spettacolo “Compagni di banco” di Federico Moccia, Christian Marazziti e Gianni Corsi per la regia di Federico Moccia. In scena Michela Andreozzi, Francesco Apolloni, Christian Marazziti, Flora Canto e Lorenzo Zurzolo.

Ci sono amicizie che resistono al tempo, nascono dai banchi di scuola e ti accompagnano per tutta la vita. Altre che non ce la fanno e si perdono, e durante la vita, a volte, ti ritrovi a pensare con nostalgia a quel rapporto così sincero, così complementare e pensi a quanto sarebbe bello avere quel tuo amico a fianco anche adesso che la scuola non vi tiene più vicini. E se nel momento del bisogno la vita ti regalasse una seconda occasione?

Stefano (Francesco Apolloni) incontra Antongiulio (Christian Marazziti) proprio nel momento peggiore per quest’ultimo, mentre è in piedi sul parapetto di Ponte Sisto e riflette se è meglio concludere, buttandosi nel fiume, la sua esperienza sulla terra. Stefano, allegro e un po’ incosciente, e Antongiulio, preciso e un po’ timido, si incontrano così, dopo 25 anni, loro che erano stati compagni di banco e migliori amici al liceo. Stefano prima tira giù dal parapetto Antongiulio, poi lo riconosce e decide di non lasciarlo solo, almeno finché non sarà sicuro che l’altro abbia rinunciato a buttarsi. Lo porta con sé a conoscere il figlio, con cui non è mai riuscito a entrare in sintonia, Riccardino (Lorenzo Zurzolo) e a rincontrare dopo tanti anni la sorella Lorella (Michela Andreozzi), con cui c’è ancora una misteriosa questione da risolvere, fin dai tempi di scuola. A sconvolgere ancora di più la situazione familiare allargata, arriva Claudia (Flora Canto), una bellissima attrice di provincia, a Roma provvisoriamente per un provino e in cerca di ospitalità, che risveglierà l’energia giovanile dei nostri protagonisti e la maturità del piccolo Riccardino.

Una commedia, quasi una favola, per chi vuole ridere ed emozionarsi, che tratta con ironia e sentimento l’importanza di essere testimoni attenti l’uno nella vita dell’altro. “'Compagni di banco' vuole essere una commedia leggera, che ha la possibilità di far vivere i personaggi nella più grande naturalezza. Due amici che sono stati compagni di banco si rincontrano dopo tantissimi anni, quasi non si riconoscono, ma piano piano tra loro ritornano esattamente le stesse armonie, gli scherzi, lo stesso modo di fare che ha caratterizzato quel tempo di scuola. E ognuno di loro entra nella vita dell'altro e in qualche modo è come se fosse uno specchio che fa notare all'altro per la prima volta quante cose sono venute meno rispetto alle promesse che erano. Alcune scene saranno più accentuate, in particolare il momento dei ricordi, le difficoltà di rapporto fra il figlio il papà, gli  scontri  che hanno avuto in passato il compagno di banco e la sorella dell'amico e che riaffiorano, allora vorrei accentuare i toni, le atmosfere, aiutato dalle musiche e movimenti di scena per dare la giusta importanza di tutto questo. Ci saranno diversi cambi di scena per sottolineare la vita di questi personaggi. La sala doppiaggio vivrà di tratti leggeri che però con la proiezione di un film, il buio della sala riusciranno a dare la dimensione che i doppiatori di solito vivono per poi far vivere le grandi emozioni dei film. Mi piacerebbe riuscire a dare una sospensione del tempo, come se improvvisamente e due compagni di banco si ritrovassero esattamente con quello spirito, con quelle atmosfere, con quella leggerezza che ha caratterizzato quegli anni E riuscire in qualche modo a far capire come nulla cambia se noi per primi non cambiamo o non ci facciamo in qualche modo schiacciare dalla vita”, dice lo stesso Federico Moccia

Le scene sono di Marta Zani, i costumi sono di Tiziana Trabalza e le musiche  di Stefano Switala.

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