Anche a Garbatella “Genitore 1” e “Genitore 2”

Tutti gli istituti del Municipio VIII saranno soggetti ad “aggiornamento della terminologia parentale”

Dopo il liceo Mamiani, tocca alle scuole di Garbatella. Il Municipio VIII di Roma Capitale ha infatti deciso che gli istituti scolastici del territorio saranno soggetti a quello che viene definito un "aggiornamento della terminologia parentale", ovvero: "genitore 1" e "genitore 2" al posto di "mamma" e "papà".
Una scelta che fa discutere in molti, ma non Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, che si è mostrato favorevole alla decisione del consigliere Flavio Conia di sostituire questi termini, "mamma" e "papà", con quelli di "genitore 1" e "genitore 2", decisamente più neutri.

Ci sembra quindi il caso di riportare di seguito l'articolo che abbiamo proposto sulla scelta del liceo classico Mamiani, un liceo storico di Roma, di provvedere al medesimo "aggiornamento della terminologia parentale". Basterà sostituire alla dicitura "liceo Mamiani", la seguente: "nelle scuole di Garbatella", e la sostanza rimarrà inalterata.
Ecco il testo, con le dovute modifiche.

“Genitore 1” e “Genitore 2” al posto di “Mamma” e “Papà”. O al posto di “Papà” e “Mamma”. Che vai a capire chi è il Genitore 1 e chi il Genitore 2. E già vediamo le percentuali dei divorzi raddoppiarsi a causa di continui litigi in casa su chi deve, fuori casa, ricoprire il ruolo di primo, e chi di secondo. Perché le donne dell'era della parità dei sessi (e non delle pari opportunità tra uomini in quanto esseri viventi) sono parecchio suscettibili e non lo accettano di buon grado un secondo posto. Imposto da chi, poi.

Non è fantasia, ma realtà. Dopo il precedente di Bologna e del liceo Mamiani, lo è anche nelle scuole di Garbatella, dove a firmare le giustificazioni ai propri figli saranno il Genitore 1 e il Genitore 2. Termini neutri, che già altri Paesi Europei prima di noi hanno adottato, perlomeno per lo svolgimento di pratiche burocratiche e amministrative.
Come a dire che l’uguaglianza sia, in realtà, una questione tutta e solamente lessicale. Non uno sforzo in più, non uno in meno. Basta un Genitore 1 ad eliminare l’ignoranza e l’omofobia dal mondo; come basta la nuova denominazione di “sindacA” e “presidentA” a premiare il merito.
Probabilmente, è ciò di cui i presidi delle scuole di Roma, e i consiglieri che siedono sugli scranni del Municipio, sono convinti.
Al liceo Mamiani, è stata infatti la preside (o presidA? Non vorremmo mai offendere nessuno!) a mettere in atto la grande rivoluzione dei termini: “E’ giusto così, ed è nel pieno rispetto del diritto di famiglia. Anzi, è stato richiesto dalle stesse famiglie, poiché il concetto di famiglia è ormai cambiato, e molti studenti vivono in nuclei allargati”. Nel Municipio VIII, invece la decisione è stata presa da Flavio Conia.
L'importante, stando al regolamento scolastico, è che la firma riportata nella giustificazione sia la stessa depositata in segreteria.

Insomma stando alle dichiarazioni di molti, la nuova denominazione non è offensiva, non è un attacco alla famiglia. Anzi, è un modo per stare “al passo coi tempi”, come se la famiglia fosse una questione di moda e di passerelle, che son tornati pure gli stivali con la punta, e che fai non te li compri?
Siamo invece convinti che le rivoluzioni culturali abbiano ben altri presupposti. E che ridurre tutto ad una questione di termini forse non è offensivo per la famiglia, che nella sua essenza rimane tale e quale, ma lo è sicuramente anche per tutti gli omosessuali, per tutte le lesbiche, perfino per tutti quei "genitori di fatto", ma non biologici, che ci si illude di favorire e aiutare in questo modo, e non solo per chi vede nella famiglia il suo più grande successo.

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