Anna Magnani, la diva che amava i gatti di Roma

“I gatti sono un emblema di questa città”. Il Comune deve realizzare una rete di strutture, così come avviene per i cani, per la loro cura

gatti alla piramide cestia

Gatti alla Piramide Cestia

La Capitale ha un legame particolare con i gatti, sin dall’antichità questi animali sono stati sempre dei fedeli compagni nella vita quotidiana dell’uomo. Quando iniziarono i grandi scavi nella città per riportare alla luce i ruderi che oggi tutto il mondo ci invidia i gatti hanno iniziato a trovare riparo tra le rovine antiche dei templi, delle domus e insule dell’Impero Romano.

Ed è stato allora che i romani hanno cominciato a portare cibo alle colonie formatesi presso le rovine più famose, una attività divenuta in breve tempo una consuetudine. Ad occuparsene soprattutto i volontari, gli amanti dei gatti, i cosiddetti “gattari” e le “gattare”, poi nel tempo si costituirono le associazioni di volontari che dedicavano tempo non solo pensando agli alimenti, ma anche alla cura degli animali, ai mici abbandonati, alla sterilizzazione e alle adozioni.

Oggi le colonie feline più famose nel territorio comunale sono quelle di Largo Torre Argentina, nei pressi della Piramide Cestia, compresa l’area all’interno del cimitero Acattolico, nel cimitero del Verano e a Piazza Vittorio.

Anna Magnani, la gattara più famosa di Roma

La gattara più famosa di Roma è stata l’attrice Anna Magnani (1908-1973). La diva del neorealismo cinematografico pare sia stata una grande amante dei gatti; sono molti i racconti che testimoniano di questa autentica passione dell’artista romana.

Anna Magnani abitava non lontano da largo di Torre Argentina, dove ora sorge una delle colonie feline protette più conosciute di Roma. E proprio a Torre Argentina, quando era libera dagli impegni di lavoro, si recava per sfamare i randagini che vivevano tra i ruderi di questa area sacra dell’antica Roma.

“Camminava per le vie di Roma, con un foulard che le copriva la testa, col cesto di cibo per i gatti randagi. Apostrofata da un maleducato, si voltò, levandosi il foulard e folgorando il passante, che rimase impietrito: era Anna Magnani“. Fu Franco Zeffirelli a rievocare l’episodio che testimonia il grande amore e l’impegno della celebre attrice romana per gli animali e per i gatti in particolare.

Anna Magnani aveva tanti gatti, in strada e in casa

Nannarella diceva: “Io e la gente ci capiamo pochino, alle feste preferisco la solitudine, per riempirmi la serata bastano due gatti che giocano sul tappeto”.  E di gatti ne aveva tanti: in casa e in strada.

Anche lei, come tutte le gattare, si muoveva silenziosa, preferibilmente nel buio della sera sfamando e coccolando i gatti senza nessuno. Un amore di certo ricambiato dai piccoli assistiti con devozione, fusa e strusciatine. Si narra che il suo preferito fosse un piccolo gatto tigrato rosso.

Un giorno rispose così a chi la intervistava: “Chi ammiro io? Vuole dei nomi? No, è meglio che le dica che cosa ammiro. Io rispetto il talento, il vero talento che è tutto il contrario dei bluff; la fedeltà, la vera fedeltà che è tutto il contrario dell’amicizia superficiale e passeggera; e la sincerità, persino la crudele sincerità che è tutto il contrario dell’ipocrisia. Ecco che cosa ammiro io”. In poche parole: la fedeltà e la sincerità, due sentimenti che forse solo gli animali sono capaci di manifestare. (Tratto da YouAnimal.it)

“I gatti del Sindaco, criticità e prospettive future”

Nel pomeriggio di lunedì 15 maggio si è tenuto, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, un convegno dal titolo “I gatti del Sindaco, criticità e prospettive future“, con gli interventi dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, il Consigliere Capitolino della Lista Civica Gualtieri Sindaco e delegato all’Ambiente e Tutela Animali di Città Metropolitana, promotore dell’evento, Rocco Ferraro e il Consigliere Dem Giammarco Palmieri, Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale.

Ospite speciale Licia Colò, scrittrice, conduttrice e autrice televisiva da sempre molto vicina alle tematiche legate agli animali e alla loro tutela.

gatti sono animali sociali che si muovono liberamente sul territorio. La territorialità è una caratteristica etologica del gatto che esclude il randagismo e riconosce la specificità della specie felina di avere un riferimento territoriale – o habitat – dove svolgere le funzioni vitali.

Gatti, diritto alla vita in condizioni di benessere e alla cura

Nel rispetto delle loro esigenze biologiche ed etologiche, è riconosciuto ai gatti in stato di libertà il diritto alla vita in condizioni di benessere e il diritto alla cura, quali esseri senzienti, dotati della capacità di provare sentimenti.

La regolamentazione attualmente vigente sul benessere degli animali ha permesso negli anni la nascita di strutture per la cura di randagi e di numerose associazioni che, collaborando attivamente con le strutture comunali e convenzionate, portano avanti un forte impegno nel campo delle adozioni soprattutto per i cani abbandonati.

Analoga attenzione è stata riservata da parte dell’Amministrazione all‘accoglienza dei felini, su cui è in corso un lavoro per migliorare la qualità della cura e delle strutture ospiti.

In base alle indicazioni contenute nel Regolamento per i diritti degli animali del 2005, attualmente in fase di ridefinizione, le colonie feline che i gatti creano autonomamente costituiscono le forme di aggregazione più connotate alla loro natura di ‘animali liberi’. Ma la loro caratteristica spontanea di formazione fa sì che le colonie feline non possano garantire le azioni di cura necessarie e promuovere l’adozione dei gatti che ne fanno parte.

Creare strutture per la cura e detenzione dei gatti

Le colonie, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono chiuse, ovvero adeguatamente recintate né attrezzate né, tantomeno, sono dotate, ad esempio, di allacci idrici e ripari indispensabili per una moderna concezione di tutela e cura degli animali liberi.

Sulla base di queste premesse preme realizzare una rete di strutture, così come avviene per la specie canina, rivolta alla cura e alla detenzione dei gatti, con la collaborazione di associazioni riconosciute che possano intervenire nella cura degli animali e intraprendere attività rivolte all’adozione di quanti più esemplari possibili.

Il percorso è iniziato: dalla ricerca del Garante per la Tutela degli Animali al finanziamento per il canile di Muratella, fino all’ospedale veterinario che al suo interno verrà costruito. L’Amministrazione Gualtieri ha a cuore il destino di ogni singola specie, il dibattito pubblico odierno è stato indirizzato proprio allo scopo di raccogliere idee, suggerimenti e opinioni delle categorie più strettamente legate al mondo dei felini.

Assessora Alfonsi: importante interlocuzione con i volontari

“I gatti sono un emblema di questa città, c’è una vera e propria storia che collega i gatti a Roma che va fatta conoscere e va promossa attraverso un’adeguata campagna di comunicazione.

In particolare, per ciò che riguarda i ‘gatti del Sindaco’ alcuni dati sono utili a chiarire la situazione attuale. Anzitutto, va registrato un decisivo incremento delle colonie feline autorizzate, passate dalle 252 del 2021 alle 550 del 2023, con un numero pressoché raddoppiato dei gatti che ne fanno parte, attualmente circa 8.800, un dato sicuramente per difetto dovuto alla carenza di informazioni aggiornate sulle autorizzazioni.

Per quanto riguarda l’accoglienza da parte delle strutture comunali, l’Oasi felina di Porta Portese e quelle convenzionate, i gatti ospitati sono complessivamente 830. Tali dati ci forniscono una chiara indicazione dell’importanza di una concreta azione di supporto alle colonie feline e quindi di interlocuzione e di ascolto con i volontari che quotidianamente si impegnano nell’assistenza agli animali“, ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

“Volontari non possono essere lasciati soli”

Assurdo che non ci sia ancora un adeguato riconoscimento giuridico per le colonie feline. Come Roma Capitale il nostro impegno è improntato a colmare questo vuoto normativo e a realizzare tutta una serie di provvedimenti volti a considerare maggiormente i luoghi in cui sono presenti delle colonie o dei punti di aggregazione felina, sia per la tutela e il benessere degli animali ma anche al fine di mantenere quei luoghi salubri e nel pieno decoro. Inoltre il volontario non può più essere lasciato solo ma deve essere adeguatamente supportato dall’Amministrazione.

Regolamento per la gestione delle colonie feline

La Lista Civica Gualtieri Sindaco, di concerto con l’assessorato preposto, sta lavorando alla stesura di un Regolamento per la gestione delle colonie, da espungere dall’attuale regolamento vigente sul Benessere deli Animali e totalmente dedicato alle colonie e alle oasi feline al fine di dare a queste realtà il giusto riconoscimento e la giusta attenzione da parte dell’Amministrazione.

Dobbiamo portare avanti un lavoro congiunto, anche con le varie associazioni di categoria e con i tanti volontari che si dedicano ai nostri amici pelosi, per poter dare, come Amministrazione, una risposta concreta alla problematica”, ha affermato il Consigliere Rocco Ferraro.

Garante degli animali

Roma è una città amica degli animali. Benessere, tutela e diritti degli animali sono da sempre al centro dell’azione di questa Amministrazione. Da pochi mesi abbiamo introdotto la figura del Garante degli animali che a breve verrà nominato dal Sindaco, abbiamo coinvolto le migliori professionalità veterinarie presenti in città per mettere le loro competenze e la loro sensibilità a disposizione degli animali dei canili e dei gattili di Roma.

Abbiamo avviato la discussione per la revisione del regolamento del benessere animale, che a breve inizierà il suo percorso in commissione, il tutto grazie ad una forte collaborazione con tutte le associazioni di tutela degli animali che ringrazio“, ha affermato il consigliere Giammarco Palmieri.

Licia Colò

È stato un incontro molto utile, inizialmente i rappresentanti politici hanno parlato delle difficoltà che esistono, ammettere che c’è una situazione che non funziona oggigiorno non è così semplice. Durante il dibattito sono state fatte diverse proposte e lanciate molteplici idee per migliorare la situazione quindi io sono sicuramente ottimista. Vedere la volontà che c’è da parte delle istituzioni di realizzare un cambiamento importante per diventare concreti e attuativi fa ben pensare nel futuro, aspettiamo di vedere nei prossimi mesi i risultati, ha dichiarato Licia Colò.