Ariccia, “Ti racconto l’Iran – I miei anni in terra di Persia”

A cornice dell’evento, sarà allestita una mostra fotografica sull’Iran, con foto scattate da Daria De Marchis

Nella splendida cornice di Palazzo Chigi con il Patrocinio della Città di Ariccia, Sabato 23 Febbraio 2019, dalle ore 16.00, si svolgerà la presentazione del libro “Ti racconto l’Iran – I miei anni in terra di Persia” di Tiziana Ciavardini, con la prefazione di Dacia Maraini – edito da ARMANDO EDITORE.  Per l’occasione, presenti come relatori Roberto Di Felice e Carla Gozzi- rispettivamente Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariccia, Emilio Orlando-Giornalista, Igor Baglioni-Direttore del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”, Monica Desideri-Presidente dell’Associazione Dharma, e ovviamente l’Autrice del libro l’antropologa e giornalista Tiziana Ciavardini.

A cornice dell’evento, sarà allestita una mostra fotografica sull’Iran, con foto scattate da Daria De Marchis, ed eccezionalmente per la serata, potranno essere ammirati i gioielli d’autore ispirati all’Iran, realizzati dal Maestro Orafo Massimiliano Facchini. Dopo la presentazione, sarà possibile assaggiare i sapori della cucina iraniana, con cibi tipici, organizzati ed offerti dal famosissimo Ristorante Persiano TANUR di Roma, presente Ely ed i suoi collaboratori.

Dalla quarta di copertina:

L’Iran è una terra caratterizzata da mille paradossi e contraddizioni, ma allo stesso tempo permeata da una profondissima spiritualità che pulsa, respira e vive nella quotidianità della sua gente. Nel libro attraverso le esperienze sul campo dell’autrice si affrontano tematiche relative al pregiudizio, all’Islam, alla condizione della donna, ai diritti negati, ai rituali religiosi e non, sino agli interrogativi incerti e preoccupanti sull’imminente futuro della Repubblica Islamica dell’Iran.

Scrive Dacia Maraini nella sua prefazione: “Non si può non seguire con  trepidazione questa storia d’amore fra una italiana colta, certamente attenta ai valori universali  della giustizia e della libertà e un popolo prigioniero di una teocrazia intollerante e crudele che si appella, per il governo del paese,  a regole scritte quasi due mila anni fa.”

@photo by Fabio Cantiani.

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