Arriva il Grand Tour dei Cocktails al Caffè Propaganda di Roma

Venerdì 17 Giugno, una serata d’eccezione in cui gli invitati assaggeranno per primi le perfette alchimie di un professionista del mixology

Venerdì 17 giugno sarà una serata d’eccezione in cui gli invitati assaggeranno per primi le immaginifiche e perfette alchimie di un professionista del mixology, che non solo sa creare un sapore ma sa far vedere un mondo attraverso un bicchiere. I presenti saranno invitati a un viaggio attraverso la conquista dell’aria e dello spazio da parte dell’uomo nel tempo, dal 1800 fino a un futuro lontano, cogliendo di ogni epoca la visione stilistica, il mood che si coglieva, gli entusiasmi, le forme, i colori, le passioni. La carta delle bevande è, infatti, un biglietto per partire: apritela e partite con noi!

Patrick Pistolesi e il suo braccio destro Livio Morena (finalista mondiale alla Bacardi Legacy Global Cocktail Competition 2016) hanno affrontato l’avventura della conquista dell’aria dalla magia dello Zeppelin ai viaggi intercontinentali (con le grandi linee aeree degli anni ’70, possibili grazie agli aerei a reazione) fino a quelli nello spazio siderale (identificati nelle pellicole iconiche della fantascienza come 2001 – Odissea nello spazio o telefilm come Spazio 1999), dando forma, colore, sostanza e dimensione alle immagini più forti che hanno fatto la nostra storia… o che la faranno! Risultato: tre fotografie liquide per tre linee di cocktail e tre selezioni di distillati, per degustarli puri. Si parte agli inizi del 900, con i grandi viaggi per pochi fortunati a bordo dei dirigibili tedeschi ZEPPELIN che collegavano le capitali europee, come Londra, a New York: qui si affrontano i distillati classici americani e inglesi (dai grandi corpi e dalle lunghe e gloriose storie) e sono nati 7 cocktail originali.

Per esempio ecco l’AIR MAIL , un cocktail da aperitivo, servito in coppa, che è un daiquiri cocktail con top di champagne e miele, elementi che ne mettono in risalto l’anima delicata. Tutt’altro carattere invece per l’ALASKA che con il suo nome vuole portarci a viaggiare attraverso le foreste selvagge dello stato dell’Alaska: infatti troviamo un cocktail erbaceo che morde, complesso anche se composto solo da 2 elementi, gin e chartreuse verde (un liquore francese ricavato dall’utilizzo di più di 150 erbe)e per lui il consiglio è degustarlo dopo cena.

Con un salto di parecchi decenni si arriva negli anni ’70 con un altro importante capitolo nella storia dell’aviazione e momento d’oro delle grandi compagnie aeree di bandiera che facevano a gara tra di loro per collegare ogni angolo del globo Questi sono anche gli anni in cui nasce il jet set internazionale cioè quell’elite di ricchi e famosi per i quali era la norma svegliarsi a Parigi, pranzare a Londra e volare a NY per andare a ballare allo Studio 54. E con loro si viaggerà, grazie a Patrick e a Livio, con 8 linee aeree che portano con sé i più importanti distillati del mondo: Alitalia e i drink italiani, Mexicana e la Tequila, Aeroflot e sua maestà la vodka, Pan American e i robusti bourbon americani, British Airways e l’elegante gin, South American Airlines per Rum, Pisco e Cachaca, Japan Airlines e i whiskey giapponesi e infine Scotland Airlines per gli Scotch Scozzesi. Ogni compagnia apre a un viaggio con molte fermate. Tra tutte, con un pizzico di nazionalismo, citiamo l’Italia con il Negroni Bianco (gin, americano Cocchi, Biancosarti e bitter) e, da non perdere, il Civico 15 (Pims italiano, Cynar, frutta fresca e Cedrata Tassoni) servito in un calice di cristallo da rosso di struttura.

E, infine, il FUTURO. “A once in a lifetime getaway” recita l’introduzione al THE GRAND TOUR, l’ultima parte di questo viaggio nel tempo. Non più giro per l’Europa per i giovani americani, ora è la partenza per le stelle, la fuga verso gli spazi siderali. Ed ecco Hal 9000, un drink impalpabile, con sciroppo di Biancosarti, bitter e Moonshine, un whiskey trasparente oppure il Glasnost Martini con la Stolychnaia Elite insieme a chartreuse gialla e crema di menta a ricordare il gelo cosmico. Come in ogni martini che si rispetti, dovrebbe esserci un’oliva ma nello spazio non è possibile portarle per cui, al suo posto, vi è una goccia di olio di oliva, infuso su una buccia di limone in salamoia, che fluttua, senza gravità… E, nei sogni del nostro alchimista, lo sorseggia un astronauta russo, chiuso nella sua capsula, ricordando in solitudine, con malinconia, la bellezza del suo pianeta natio.

Da sabato 18 Giugno la carta dei cocktails sarà in degustazione al pubblico

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