Categorie: Interviste

Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: via Latina

Profumo di Palio. La più coinvolgente manifestazione turistica, tradizionale, culturale di Artena: il Palio delle Contrade della Città di Artena avrà inizio il 5 agosto. Il tutto si svolgerà, come sempre, all’interno del meraviglioso parco della Villa Borghese di Artena contornato da stand enogastronomici realizzati dai contradaioli al fine di poter degustare i cibi tipici della tradizione artenese. Il Palio delle Contrade di Artena è principalmente amore per il territorio, per la storia, per le vicende, per i personaggi che hanno animato la vita di questa stupenda città nel corso dei secoli, che ancora va a passo di mulo. Per nove giorni di agosto, dunque, è garantito lo spettacolo e la gastronomia.

Ogni sera sono previsti giochi diversi per l’assegnazione di punti, ma tutto comincerà con la bella e sfavillante sfilata storica con i rappresentanti nobili e popolani con oltre mille persone e animali tra muli, asini, cavalli e mucche, che partirà dalla piazza della Vittoria, per arrivare fino al parco di Villa Borghese. Nei giorni successivi, le dieci contrade si contenderanno la vittoria disputando 21 giochi popolari: corsa con la carrettella, canzone in dialetto, staffetta maschile e femminile, sardamontone, tiro alla fune, corsa con il cerchio, salto della corda maschile e femminile, corsa con la botte, battitura del grano, taglio del tronco, poesia in dialetto, corsa con la conca, corsa con il sacco, percorso del contadino, tiro con l’arco, gioco del brigante, tiro con la fionda, quintana storica, corsa con il somaro.

Le diedi contrade in gara (in ordine di stand Palio 2017): contrada Maiotini, contrada Valli, contrada via Latina, contrada via Velletri, contrada Centro Storico, contrada Selvatico, contrada Torretta, contrada Colubro, contrada Macere, contrada via Giulianello.

Conosciamo meglio la contrada via Latina: “La contrada Via Latina nacque nel 1994, prendendo il nome dalla strada che l’attraversa è situata a sud-est del paese di Artena. La contrada iniziò a prendere vita con lo spirito di unire le famiglie del luogo e dare uno sviluppo sia sociale che culturale. L’area di Via Latina comincia ad animarsi dopo gli anni 50, in concomitanza con lo sviluppo economico industriale del comune limitrofo di Colleferro. Tutta la zona nasce prevalentemente come agricola e solo ultimamente ha visto il crescere di attività artigianali e industriali. La contrada di via Latina raggruppa sotto il proprio nome tante altre piccole contrade che costeggiano la via tra Artena e Colleferro. In queste è facile incontrare fontane e abbeveratoi, che rientrano nella storia di Artena; basti pensare alla fontana dello Schiavo dove l’acqua sorgiva serviva ad abbeverare i contadini e gli animali che vi passavano. Lungo la via è possibile trovare anche resti archeologici, come ad esempio in zona Maiorana, o come le catacombe di S. Ilario, purtroppo chiuse al pubblico. Che la zona era prediletta per la caccia ce lo dimostra la vecchia cava delle Morette, dove in passato si potevano trovare cacciatori intenti alla caccia alla lepre o al fagiano. Nel 1995 la Contrada di via Latina entrò a far parte della manifestazione più importante e bella di questo paese: il Palio delle Contrade. L’anno più bello nella storia dei giochi per questa contrada fu l’anno 1997, perché anche se perse il Palio per un solo punto, fu l’anno in cui si ebbe la piena partecipazione di tutta la contrada. Oggi continua a lottare con tutte le sue forze grazie anche alla grande volontà delle tante persone che ne fanno parte. Presidente di contrada Franco Verro”.

Per la contrada via Latina il capitano del Palio delle Contrade 2017 sarà Gino D’Aprano, 36 anni alla sua seconda esperienza da capitano, la prima esperienza dodici anni fa.

Come è nata l’idea di fare per la seconda volta il capitano del Palio, dopo 12 anni di assenza?

“L’anno scorso c’era già stato un riavvicinamento casuale, dopo che Gianluca aveva subito un infortunio. Poi Franco, il Presidente, ha insistito per farmi rientrare nel gruppo perché c’era bisogno; questa cosa è successa anche gli altri anni, ma finché ero impegnato con il calcio non potevo dare disponibilità, sia al livello di tempo, che fisico. Poi l’anno scorso ho deciso di abbandonare il calcio e sono entrato nel comitato a settembre, ma ancora non c’era il discorso del capitano. Quando mi hanno chiesto di farlo c’è stato molto entusiasmo, molto di più rispetto a 12 anni fa. Oggi c’è in me una nuova consapevolezza della manifestazione”.

Gino D’Aprano come vede la contrada in questo anno? Che Palio affronterà la via Latina? I giovani all’interno della contrada?

“Probabilmente la stiamo vivendo in modo diverso rispetto agli altri anni: ci siamo incontrati presto, verso ottobre-novembre, abbiamo fatto le prime riunioni e per fortuna c’è stata una grossa adesione di giovani. L’obbiettivo è diventare, seppur con una contrada piccola, avere la mentalità da grandi, vogliamo dare fastidio a tutti. Abbiamo iniziato ad allenarci tutti in palestra a marzo, in maniera molto trasparente. Abbiamo iniziato un percorso di crescita fisica perché ho notato, rispetto a 12 anni fa, che se si vuole fare una cosa bella e raggiungere dei traguardi bisogna allenarsi. Siamo andati sul campo da giugno abbiamo cominciato tutti i giorni da subito. Non posso parlare di vittoria perché ci sono contrade molto più attrezzate di noi ma la strada che abbiamo intrapreso è quella della crescita che quest’anno deve portarci, con un pizzico di fortuna, a fare una bella figura.

Noi abbiamo molti elementi giovani, la minoranza, diciamo, sono adulti. L’esempio è stato la via Velletri due anni fa che pur non essendo una contrada enorme mettendosi sotto con gli allenamenti, lavorando e credendoci è riuscita a vincere. Quest’anno è un anno strano, manca la Juve del palio. L’obbiettivo è salire in classifica. Noi siamo piccoli e forse ancora acerbi, dobbiamo crescere da ogni punto di vista: fisico e mentale, lavorare sul discorso di squadra, gruppo e famiglia. Al livello agonistico dobbiamo essere cattivi e aggredire l’avversario dal punto di vista fisico. Noi stiamo lavorando per fare una bella figura. Adesso che si avvicina la manifestazione l’obbiettivo è essere forti mentalmente, dobbiamo essere in una condizione fisica e mentale che ci porti ad affrontare gli avversari senza avere paura”.

La contrada via Latina, ottava nella classifica generale al termine del Palio 2016, ha vinto nel gioco della carrettella. Pensa di poter confermare questo risultato? E in quali competizioni pensa si possano affermare i suoi atleti?

“Sì penso che potremmo riconfermarci perché abbiamo una coppia di ragazzi validi oltre alla struttura della carrettella. Mancando la squadra di via Giulianello noi possiamo puntare a fare meglio, dico la verità. Per gli altri giochi abbiamo abbassato i tempi, e abbiamo due squadre di bambini stupendi: diciamo che noi stiamo imparando dal loro entusiasmo. I bambini ci credono e forse mai come quest’anno. La vittoria della carrettella è stato forse quel segnale che ha fatto ripartire tutto quello che avevo dentro, quando mi sono ripreso questo impegno l’ho fatto con il doppio della voglia di fare di dodici anni fa”.

Che messaggio vuole mandare alla sua contrada?

“Continuare a crederci. Lavorare insieme nel rispetto degli altri e nella massima trasparenza e lealtà perché quando stai insieme a tanta gente non tutti la pensano allo stesso modo: ci sono momenti bui, c’è la stanchezza ma l’obbiettivo è risolvere subito i problemi tra di noi. Ci sono tre ragazzi che m stanno dando una grossa mano, Emanuele, Camillo, Matteo, Michele e il Presidente Franco, è solo grazie a loro che possiamo fare così tanto: il capitano che pensa di poter fare tutto da solo è limitato”.

Che palio sarà?                                             

“Un palio diverso dagli altri, per quello che è successo. Un Palio dove chi è arrivato fino in fondo sicuramente farà gran cosa ma non si scontrerà con una delle contrade più forti. Sono i numeri che contano, una contrada che vince 11 volte il Palio è da prendere a esempio. Bisogna essere umili, su molte cose siamo ben preparati ma ci sono contrade molto più forti di noi. Io non mi sento l’ultimo arrivato ma una contrada che vuole far vedere che lavorando e intraprendendo un percorso di crescita si può fare bene. Voglio rinnovare nuovamente i miei ringraziamenti ai miei collaboratori, Franco il Presidente, Emanuele, Camillo, Matteo e Michele Bucci, un ragazzo uscito dalla staffetta che si sta impegnando senza mai mollare spinto dallo spirito del contradaiolo vero”.

In bocca al lupo alla contrada via Latina.

Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: Valli FOTO

Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: Maiotini FOTO

Manuel Mancini

Giornalista, editore e direttore editoriale della rivista "Notizie del Cuore"; promotore di iniziative legate alla cultura, le tradizioni e lo sport, tra cui rassegne letterarie, festival giornalistici e incontri con personalità autorevoli. Scrive di cronaca e attualità.

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