Artena, che Palio sarà per contrada Colubro? Ce lo dice Michele Talone

“L’intenzione è di far meglio rispetto all’anno e agli anni passati, magari mettere i bastoni fra le ruote alle altre Contrade favorite”

Si avvicina l’inizio del Palio delle Contrade, la ventisettesima edizione. Dieci giorni di festa, dieci giorni di tradizione, otto giorni di giochi, dieci contrade in gara, all’incirca 1500 persone impegnate, tra atleti, preparatori e componenti degli staff. Non solo una manifestazione estiva: il Palio delle Contrade è tradizione, cultura, ma anche aggregazione. Circa centocinquanta tra bambini/e, ragazzi/e e adulti per contrada, ogni giorno per due mesi, forse anche di più, si ritrovano nei campi prove per preparare al meglio la manifestazione.

Conosciamo meglio le contrade partecipanti intervistando i presidenti dei comitati, in ordine di stand, Michele Talone della contrada Colubro, casata Leni.

E’ la seconda contrada più vasta per territorio e conta circa 1400 residenti. Posta su una vallata tra Artena e Lariano, la contrada Colubro presenta diverse caratteristiche: dalla zona urbana ormai densamente abitata ai terreni rurali coltivati a cereali, dagli uliveti ai vigneti. Nei tempi passati la contrada non esisteva così come è strutturata oggi, solo alla fine del XIX secolo il territorio è stato abitato con maggiore frequenza: da artenesi che si stabilirono vicino ai campi da lavorare e da emigrati, per lo più provenienti dalla Ciociaria. Noto è il carattere fiero e leale dei contradaioli. La contrada partecipa alla manifestazione sotto le vestigia della casata Leni, anche se i colori sociali sono sempre il giallo e il verde. La famiglia Leni regnò nella vecchia Montefortino nella seconda metà del XV secolo, anche se per un breve periodo. Il caso volle che una forte amicizia si instaurò tra Giovan Battista Leni e il Cardinale Scipione Borghese, il quale nominò l’amico Leni Cardinale una volta salito al soglio di Pietro.

Piatto tipico della contrada Colubro da poter gustare durante i dieci giorni del Palio: frascatelli.

Presidente, come è andato questo anno in contrada?

“Ricominciamo questo percorso durato tre anni. Siamo partiti con un gruppo di persone molto numeroso fino ad arrivare a quest’anno in cui siamo rimasti in pochi, chi per un impegno, chi per un altro. Comunque tutti quanti si stanno impegnando abbastanza; abbiamo avuto un supporto da persone esterne al Direttivo che ci hanno aiutato e ci stanno aiutando. Nonostante il gruppo esiguo, si sta facendo di tutto per partecipare alla manifestazione nel miglior modo possibile”. 

Come sta preparando la contrada a questo Palio 2018?

“Siamo molto carichi, nonostante le difficoltà che ci sono, ma è più che normale. Compattare un gruppo dopo tanti anni di vittorie non è facile; noi ce la stiamo mettendo tutta. Non nascondo ovviamente che in qualche gioco ci sia da migliorare molto; noi ci siamo impegnati e speriamo di trarne i risultati”.

Come vede gli atleti?

“Gli atleti si stanno preparando al meglio; è ovvio che occorre più impegno possibile, da me in primis, perché partecipando a dei giochi devi essere il primo a dare l’esempio”.  

Quali sono le intenzioni della contrada?

“Siamo un gruppo molto giovane e l’intenzione è di far meglio rispetto all’anno e agli anni passati, magari di mettere i bastoni fra le ruote alle altre Contrade favorite e poi di far bene e ottenere i risultati anche per premiare chi si è impegnato duramente”.

Che messaggio vuole mandare alla contrada?

“Vorrei chiedere alla contrada di restare uniti, di impegnarsi di più ed invitarla tutta a partecipare anche per il futuro; ad essere presente e dare qualche contributo perché siamo una delle Contrade più grandi ed abbiamo le potenzialità e le qualità di fare molto bene. Quindi invito tutti a partecipare in futuro, che la contrada Colubro resti unita e non molli mai. Voglio augurare buon Palio a tutte le Contrade e dare il bentornato a partecipare agli amici della contrada Giulianello. Vorrei ringraziare coloro che in questi tre anni insieme a me hanno portato avanti l’associazione, ringraziarli ad uno ad uno”.

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