Artena, Don Paolo Latini cittadino onorario

“Ad Artena ho passato gli anni migliori della mia vita. Aspettavo con gioia questo riconoscimento”

Sabato 10 gennaio alle ore 10,00 presso l’ex Granaio Borghese, si svolgerà una seduta di consiglio comunale straordinaria per concedere a Don Paolo Latini la cittadinanza onoraria, onorificenza concessa  per omaggiare una persona che è ritenuta legata per il suo impegno o per le sue opere. L’iter per la concessione di questo riconoscimento era iniziato durante l’amministrazione Petrichella ma, a causa del “consiglio comunale deserto” del 26 settembre 2013 non è stato più possibile concedere questa agnizione.

Il programma della giornata prevede alle ore 10,00 presso la sala consiliare all’interno dell’ex Granaio Borghese la seduta straordinaria del consiglio comunale, con l’assegnazione della cittadinanza onoraria; alle ore 11,00 presso la chiesa del Rosario Don Paolo celebrerà la santa messa, ricordando sacerdoti, suore e tutti i defunti che hanno operato per Artena; alle ore 12,00 si torna all’ex Granaio Borghese per il rinfresco.

<<Sono contento, l’aspettavo con gioia- a parlare Don Paolo Latini- trenta anni non si possono cancellare, ad Artena ho passato gli anni migliori della mia vita. Non voglio vivere nella nostalgia del passato ma, vivo con affetto un eterno presente>>. Questo il commento a caldo, appena ha saputo dell’evento, di un emozionato, commosso ed entusiasta Don Paolo Latini, che aggiunge

<<Le mie ferie, noi sacerdoti abbiamo diritto ad un mese l’anno, le trascorrevo con la mia comunità parrocchiale; durante l’estate ci recavamo in pellegrinaggio a Lourdes o a Fatima oppure a Padre Pio. Dedicavo quasi tutte le mie energie per la collettività lasciando per me 3 o 4 giorni l’anno di riposo, quindi mi fa piacere restare a far parte di loro. A ma non serve un titolo appeso ad un muro ma, mi basta sentire dentro il loro affetto>>.

Don Paolo ci spiega che a Valmontone ha trovato un nuovo contesto dove ha trovato persone che lo accompagnano e non lo lasciano mai solo. Nel nuovo paese opera nelle comunità di San Sebastiano (Villaggio della Rinascita, Casette), dove ha fatto sistemare le camere per le lezioni di catechismo e altro; San Giovanni Battista (colle San Giovanni), qui ha trovato un accordo con il proprietario del terreno vicino la chiesa, dove verrà creato un parcheggio e in futuro una sacrestia che al momento non c’è; San Giudico dove il 20 e 21 dicembre si è tenuto il cinquantesimo anniversario dalla fondazione, anche qui si è operato per il mantenimento della chiesa per non dimenticare ciò che ha fatto padre Vittorio Ciafrei.

In conclusione risponde ad una nostra domanda riguardane la costruzione di una Basilica: <<Premettiamo che non abbandonerò ne ora ne mai le  chiese e le comunità di cui finora abbiamo parlato. Per la basilica al momento siamo bloccati per un errore burocratico da parte del comune (errore nelle particelle dei terreni), pian piano stiamo cercando di risolverlo. Sto valutando l’idea di dedicare la chiesa a Santa Rita, ho già comunicato il mio pensiero durante la processione di qualche mese fa ed è stato accolto con un caloroso applauso. Annuncio anche che quest’anno per la quaresima il santino che verrà donato raffigurerà la figura della statua di Santa Rita presente all’interno della chiesa di San Sebastiano>>.

*La versione integrale la potrete leggere da domani sul mensile Cuore Artena Notizie 

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