Artena, gli sbandieratori: “Ecco perché non ci hanno voluto”

Non si fa attendere la risposta degli sbandieratori del cardinale, in merito a quanto ci aveva detto Augusto Angelini

“La nostra associazione intende chiarire – dichiara il consiglio direttivo degli Alfieri del Cardinale Scipione Borghesequanto descritto nei due articoli apparsi sul Quotidiano del Lazio in data 13 e 18 Luglio 2014 nostra mancata partecipazione al Festival Internazionale del Folklore nei Lepini, organizzato dall’Associazione Sbandieratori e Musici di Carpineto Romano, che ha visto in data 9 luglio la tappa Artenese di tale manifestazione.

In entrambi gli articoli si evince che la nostra Associazione si sia in qualche maniera risentita per non aver ricevuto nessun invito per poter portare un proprio contributo, da padroni di casa, alla manifestazione che si è svolta in Piazza della Resistenza, teatro in cui si sono esibiti gli organizzatori dell’evento insieme ad altri gruppi folcloristici internazionali. La nostra critica va a chi ad Artena organizza l’evento sin dalla prima edizione in quanto non ha mai mostrato interesse a coinvolgere chi sul territorio opera e dedica tempo per la valorizzazione della città.

Non parliamo solamente del nostro gruppo ma anche di altre Associazioni artenesi che potrebbero far conoscere a loro volta a questi gruppi esteri le bellezze della nostra città, le nostre tradizioni, i nostri prodotti tipici. Vorremo capire sinceramente quale è la concezione di valorizzazione del territorio se quando vengono “ospiti” in casa nostra gli facciamo aprire la porta dal vicino, soprattutto se poi agli ospiti non facciamo vedere direttamente quello che la nostra città offre in termini di cultura e folklore. A chi ci esorta a “promuovere noi stessi e a valorizzare in prima persona Artena” rispondiamo che da oltre 10 anni la nostra associazione si pone come obiettivo primario la conoscenza di Artena e delle sue tradizioni fuori dai nostri confini e lo facciamo sia tramite le nostre esibizioni in giro per l’Italia sia per mezzo della nostra attività in seno alla Federazione Italiana Sbandieratori della quale, ricordiamo, il gruppo di Artena è l’unico gruppo socio della provincia di Roma e l’unico gruppo del Lazio che partecipa ai campionati italiani per sbandieratori.

Il prossimo weekend (25/26/27 Luglio) saremo a Lugo (Ra) per la Tenzone Argentea in cui ci confronteremo con altre 20 città Italiane da Ferrara, ad Ascoli Piceno, passando per Catania, Torino, Padova, Sulmona e molte altre. Portiamo ad Artena, tramite il “Festival delle Bandiere”, annualmente circa 300 persone provenienti da tutta Italia che utilizzano le nostre strutture ricettivo-alberghiere per la loro permanenza nella nostra città. Inoltre abbiamo organizzato 2 campionati nazionali (2009 e 2013), in tutte queste occasioni abbiamo ospitato circa 50 rappresentative di città Italiane da nord a sud facendo conoscere loro la nostra Artena.

Se si ignorano questi fatti non è certo per nostra colpa. Ma si sa che nessuno è profeta nella sua Patria. Come Associazione Sbandieratori saremo sempre disponibili ad ogni sorta di collaborazione in ogni evento che riguardi Artena. Fa parte del nostro spirito e dei nostri obiettivi rendere il più visibile possibile il nome di Artena per mezzo della nostra Associazione, nonché farci portavoce della cultura e delle tradizioni locali che hanno animato la nascita del nostro gruppo e in nome delle quali continuiamo le nostre molteplici attività.

Chi pensa che noi siamo solo coinvolti in gare sportive lo fa sicuramente perché non conosce la storia e il significato delle bandiere né tantomeno “L’arte di maneggiar l’insegna “, che è alla base della nostra disciplina, e che l’Alfiere era l’ufficiale, che impugnando l’asta con il vessillo (bandiera), guidava le truppe del proprio esercito alla battaglia con il nemico usando il vessillo per impartire gli ordini. La nostra non voleva essere una critica fine a sé stessa ma una sottolineatura a prestare maggiore sensibilità ad eventi del genere e ancora di più a pubblicizzarli sul territorio, visto che non abbiamo visto manifesti che annunciavano l’evento”.

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