Artena, l’opposizione De Castris sull’aumento della TARI

“Il costo del servizio aumenta di circa 800.000 mila euro. L’amministrazione si assuma le proprie responsabilità”

Aumenta la tassa sui rifiuti e Noi Paghiamo. Sono intitolati così i manifesti affissi pochi giorni fa ad Atena, realizzati dal gruppo di opposizione “Artena Cambia”, guidata da Fabrizio De Castris, da Silvia Carocci, Marco Imperioli Diamante e Domenico Pecorari.

Lo scorso 28 luglio in consiglio comunale è stato infatti approvato l’aumento della Tari (Tassa Rifiuti), su questo punto c’è stata una baruffa tra il leader d’opposizione De Castris e l’assessore al bilancio e vice Sindaco Talone. “Ad un anno dalle elezioni, la maggioranza di Angelini, (o Talone?),  ci regala un aumento vergognoso della tariffa sui rifiuti”.

Questo è ciò che è riportato sui manifesti, che seguitano: “Il costo del servizio aumenta di circa 800.000 euro. Ovviamente per loro la colpa è solo degli altri: dei cittadini dei comuni limitrofi, di Lazio Ambiente e degli artenesi incivili, anche se governano ormai da un anno e nulla è stato fatto per evitare tutto questo… (Foto 2). L’aumento sulle bollette infatti andrà dal 12% al 56% e a pagare saranno soprattutto le famiglie, che dovranno coprire circa l’85% dei costi, in particolare quelle numerose che vivono in case di bassa metratura”.

Ricordiamo che il gruppo “Insieme Artena Rinasce” nel programma elettorale aveva inserito alla voce Tasse e Tributi-Bilancio il punto: Riduzione tassa rifiuti: “Il nostro impegno sarà quello di ridurre entro un anno del 25% la ex Tarsu con l’avvio immediato del progetto raccolta differenziata porta a porta che permetterà di abbattere in proporzione il costo della discarica”. La manovra avviata del censimento per  scovare chi evade quando apporterà gli attesi frutti per il resto della comunità? Sia per quanto riguarda l’abbassamento della tassa, sia per l’avvio del porta a porta.

Facciamo notare anche all’amministrazione un dato molto importante riguardo alle loro continue dichiarazioni: su quale base si possono accusare i cittadini dei comuni limitrofi nel gettare i rifiuti ad Artena? Quante denunce e multe ha fatto la Polizia Municipale? Quante segnalazioni da parte dei cittadini artenesi sono arrivate ai vigili per evidenziare questi atti illeciti? Zero.

Un comune limitrofo, Valmontone, sta avviando la differenziata, seppur con molte criticità, ma il loro comando di Polizia Municipale, dai primi giorni di luglio ad oggi ha notificato all’incirca 50 verbali a residenti di Olevano Romano, Labico e Palestrina “beccati” a gettare rifiuti nei cassonetti di Valmontone.

“L’amministrazione che governa questa città ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini, ai quali sa chiedendo un grande sacrificio, soprattutto perché, nonostante quello che loro dicono, a pagare sono sempre gli stessi” conclude Artena Cambia.  

 

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