Artena, presentati i libri del Dottor Filippo Pergola

Le analisi del rapporto con gli Altri e la figura dell’insegnante

Venerdì 4 ottobre, presso la sala consiliare del Comune di Artena, si è tenuta la presentazione dei libri “PolisAnalisi” e “Un insegnante quasi perfetto” del Dottor Filippo Pergola, psicoterapeuta psicoanalista, presidente A.P.R.E, docente di psicologia dello sviluppo presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e direttore I.J.P.E.. All’evento erano presenti il sindaco di Artena Felicetto Angelini, Lara Caschera assessore alla cultura, l’assessore alle politiche giovanili Eleonora Palone, il consigliere comunale Alfonso De Angelis e il dirigente scolastico Daniela Michelangeli. Dopo l’intervento del sindaco, al quale fanno eco anche le voci dell’assessore alla cultura e delle politiche giovanili,  dove si ribadisce l’importanza della collaborazione tra l’amministrazione comunale e la scuola e si sottolinea anche la difficoltà del ruolo del docente nella società odierna, lodando l’intero corpo docente dell’istituto comprensivo “Artena” per l’ottimo lavoro svolto, è l’autore a prendere la parola.

Il Dottor Pergola dice che il libro “Polisanalisi” è stato suggerito dagli sguardi e dalle frasi di migliaia di persone che ha incontrato in tutta Italia. Il testo serve per “sviluppare un insieme” e unire i vari punti di vista dei lettori, perché secondo Pergola il libro viene riscritto dai lettori in base anche alle proprie esperienze o ciò che vogliono vedere, infatti prende ad esempio il panorama che si può ammirare affacciandoci ad una finestra “non tutti quelli che si affacciano vedono le stesse cose, perchè la veduta dipende dallo sguardo”. D’altra parte ciò che è importante sono proprio i punti di vista la cui ristrettezza genera la violenza legata strettamente alla paranoia. Per ridurre la violenza, quindi, si dovrebbe in primis ridurre la paranoia che è generata dall’inquietudine che sconvolge l’animo di ognuno di noi quando entriamo in contatto con l’Altro, il Diverso e che spesso vediamo come nostro nemico. Pergola dice che quando odiamo qualcuno, disprezziamo nell’immagine dell’Altro qualcosa che in realtà è dentro di noi e ci illudiamo di non avere, come se fosse una sorta di “ombra” che viene scissa e proiettata sull’Altro creando quindi un nemico, ma quest’ombra dovrebbe essere integrata in quanto senza di essa non vedremmo niente. La Polisanalisi è, quindi “un cammino per ampliare le visioni e favorire l’empatia e la bellezza nell’incontro con l’Altro”.

Il secondo libro presentato è “Un insegnante quasi perfetto” e in esso ritroviamo il tema della scuola, un ambito in cui ci sono diversi attori: l’insegnante, l’allievo, la classe, i genitori e l’intera società. Il quesito a cui si tenta di rispondere è come il docente possa superare l’impasse con tutti gli altri ruoli elencati. Nel testo si propone una “metodologia di gruppo come spazio per pensare pensieri e affetti, togliere gli scheletri dall’armadio, integrare zone d’ombra, intuire nuovi significati e conoscere se stessi”. L’insegnante, così, potrà immedesimarsi nell’Altro e lenire quei blocchi che hanno causato lo smarrimento degli allievi. In una società colma di problemi e di scarso tempo da dedicare agli altri, l’insegnante diventa quindi il “nuovo eroe atteso dagli allievi, in grado di spronarli a diventare cittadini del mondo consapevoli e attivi”.

*Foto di Roberto Benedetti

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