Artena-Valmontone: scoppia la ladro-fobia

Allarme “ladro” in alcune zone di Artena e Valmontone ed è subito panico: “abbiamo paura” dice la gente

È ormai qualche giorno, da quando è stato riferito che dei ladri girano a piede libero, che in alcune contrade di Artena e di Valmontone la gente non dorme più sonni tranquilli. Nessuno sa veramente quanti e chi siano: chi dice che siano di nazionalità romena, altri che affermano che siano in venti e che non rubino solo televisori, gioielli e argenteria, ma anche e soprattutto alimenti e, come sembra, perfino animali da fattoria… “Rubano per fame”, dice qualcuno. Le zone maggiormente colpite a Artena sono: contrada Maiotini, Colle Catellino, via Giulianello, via Velletri e Magnarozza. A Valmontone sono stati riscontrati problemi a Colle Santo Giudico e a Colle San Giovanni.

Sono stati realizzati degli identikit dei fantomatici ladri, poi risultati sbagliati, e uno di loro sarebbe stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza, ma effettivamente nessuno può dire chi siano, dove lascino la refurtiva e come siano organizzati: ma a Artena regna il panico. I bambini hanno paura, la gente si chiude dentro casa e aspetta che succeda qualcosa. Nessuno si sente protetto dalle forze di competenza. Quello della vigilanza, sia a Valmontone che a Artena è una ferita aperta che sembra sia impossibile sanare: non c’è abbastanza personale, le forze dell’ordine di Colleferro non possono coprire tutte le zone, non si possono fare turni di pattuglia.

E allora? Cosa possono fare i cittadini? Chi li proteggerà se neanche il Comune può garantire la presenza di forze dell’ordine? Alcuni cittadini avevano proposto di fare delle ronde  ma, ai sensi della legge in materia di sicurezza pubblica n. 94/2009, non è possibile, per le “ronde”, occuparsi di situazioni di disagio sociale senza una specifica ordinanza del sindaco. Infatti i sindaci possono avvalersi dell’aiuto di volontari per un'attività di mera osservazione e segnalazione che qualsiasi cittadino potrebbe svolgere attraverso la denuncia di reati perseguibili d'ufficio.

Per cui, se le forze dell’ordine non sono disponibili, chi di competenza inizi a muoversi per proteggere la comunità che ha creduto in lui, mobilitando qualcuno in grado di organizzare le ronde, per mantenere l’ordine pubblico ed evitare che, forse per troppo zelo, tanta buona volontà finisca in tragedia. I volontari ci sono, la gente non manca, sono tutti pronti a difendere ciò che è loro e della comunità. 

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