As Roma, esordio amaro: 1-1 con l’Hellas. Racconto e pagelle

Prima Jankovic porta gli scaligeri in vantaggio, pareggia Florenzi. Poco brillante la banda Garcia: sintesi e giudizi

Tocca a Roma e Verona, protagoniste sul prato del Bentegodi, aprire la Serie A 2015/16.
I Giallorossi dopo un mercato scoppiettante, ma ancora incompleto, partono  naturalmente con i favori del pronostico. Di fronte c’è il Verona di Mandorlini, avversario sempre ostico da affrontare in casa, che infatti mette subito le cose in chiaro dopo solo un minuto di gioco: Florenzi sbaglia la diagonale e Juanito Gomez può calciare da buona posizione, palla alta e primo brivido.

La partita si sviluppa sul solito canovaccio a cui Garcia ci ha abituati, possesso di palla prolungato e tentativi di sfondamento soprattutto attraverso giochi a due veloci tra centrocampisti ed attaccanti.
Ma Nainggolan e soprattutto Pjanic partono con il freno a mano tirato, e la palla gira troppo lentamente al cospetto di un Verona ben organizzato e ottimamente coperto sulle fasce grazie a Sala e Souprayen.
Dzeko si sbatte molto, spesso abbassandosi anche a centrocampo per recuperare palla, ma viene servito poco e male dai compagni.

Prima frazione equilibrata con l’occasione più importante che capita sulla testa di Jankovic, che al 42’ ha praticamente battuto l’ottimo Szczesny di testa, salvo poi vedersi rigettato in gola l’urlo per il vantaggio dal salvataggio di De Rossi.
La Roma stenta ma crea comunque tanto, di Nainggolan (23’) e Gervinho (38’) le migliori chances per gli uomini di Garcia.

Nella ripresa la Roma non riesce ad amentare il ritmo,  e dopo un buon colpo di testa di Manolas, è a sorpresa il Verona a passare in vantaggio: grande palla di Halfredsson in area, difesa scoperta con Torosidis che si trova in mezzo a Toni e Jankovic , ed è proprio il serbo a battere di prima intenzione un incolpevole Szczesny.

Roma frastornata, Garcia mette dentro Falque e Keita per uno spento Salah e De Rossi ma la sostanza non cambia.
Ci vuole la giocata di un singolo per mettere a posto le cose e allora ci pensa Alessandro Florenzi al 66’ (solo 5 minuti dopo lo svantaggio), a trovare la conclusione vincente da fuori, complice anche una mezza papera di Rafael.

Potrebbe essere l’inizio di una nuova storia per questa prima di campionato della pompatissima Roma di Garcia. Ma non è così. La partita scorre velocemente verso la fine con una pressione sterile dei giallorossi, che si rendono sì pericolosi con Pjanic, Dzeko e Nainggolan, ma non trovano il bandolo della matassa e deludono ampiamente nella prima apparizione ufficiale.

Merito sicuramente di un Verona roccioso, ma c’è tanto ancora da registrare e migliorare. Senza dimenticare che la prossima già non si può più fallire, all’Olimpico arriva la Juventus e finire dopo due giornate virtualmente già a meno 5 è una prospettiva che nessun tifoso giallorosso vorrebbe immaginare nemmeno nei peggiori incubi.

LE PAGELLE

Szczesny 7: Il polacco salva il risultato in almeno tre occasioni, non può nulla sul gol di Jankovic ma il suo è un ottimo esordio. Da grande sicurezza.

Florenzi 7: Di lui si diceva che quest’anno vedrà tagliati moltissimi spazi per essere titolare. Scommettiamo che non sarà così’? E’ il vero Jolly della squadra, dovunque lo metti da sempre il massimo e soprattutto garantisce una spinta incredibile. Il gol è cercato anche se un po’ fortunato, ma si sa che la buona sorte aiuta gli audaci…

Manolas 6,5: I soliti limiti in fase di impostazione sono compensati dall’altrettanto grandissima forza fisica e velocità. Tiene bene su Toni, recupera sempre su Jankovic. Sul gol non è suo l’errore di posizionamento.

Castan 5,5: Premiamo con fiducia il suo ritorno in campo in partite ufficiali ma si vede che non è ancora al Top. Sul goll di Jankovic sbaglia il movimento, lasciando Toro solo in area.

Torosidis 5: A sinistra arranca, cosa naturale per lui che è un esterno destro, ma quest’oggi è davvero nullo. Sia in fase offensiva che difensiva . Non ha troppe colpe sul gol, viene lasciato completamente solo in mezzo a Jankovic e Toni.

De Rossi 6: Sbaglia qualche passaggio di troppo ma è fondamentale al 42’ quando salva un gol praticamente fatto sulla linea. Esce nel momento in cui si deve spingere, ormai dalla trequarti in su riesce a combinare veramente poco, in difesa e in mediana può ancora dire la sua.

Keita 6: Entra per DDR dopo lo svantaggio, sbaglia qualche tocco non da lui ma nel complesso rimette ordine nella manovra offensiva.

Nainggolan 6: Il belga non gioca la sua miglior partita, ma la forza fisica e la presenza sono sempre di un’altra categoria. Ha dato l’impressione di essere un po’ imballato, ma sicuramente nelle prossime settimane vedremo il miglior Nainggolan.
 

Pjanic 6,5: Basta una spallata per avere la meglio su di lui, e sono molti i momenti in cui la distrazione prende il sopravvento sulla mostruosa tecnica di base. Partita anonima, se non fosse che nella ripresa è lui a rendersi più pericoloso di tutti con almeno tre grandi azioni (altrettante conclusioni )terminate però senza la gioia del gol.

Gervinho 5: Combina poco o nulla ma si sa, per Garcia in formazione esiste lui più altri 10.
Si rende anche pericoloso con un paio di guizzi ma è un lontano parente dello sfascia difese ammirato due anni fa.

Salah 5,5: l’egiziano soffre un po’ l’esordio, colpa forse di meccanismi ancora poco oliati con i compagni, ma nel complesso mostra grande predisposizione soprattutto nel dialogo con Dzeko. A sorpresa esce per lasciar posto a Iago, anche per lui vale il discorso di Nainggolan: a giorni migliorerà sicuramente

Dzeko 6,5: Gioca bene, molto bene. In un modo che a Roma non si vedeva da anni: fa a sportellate, difende la posizione, serve bene i compagni e quando può prova a trovare la porta.
Ma un grande centravanti non può nulla senza un’ottima assistenza, e cos finisce nella morsa di Marqez  e Moras nella ripresa.

Iago 6: Entra per dare vivacità alla manovra offensiva, riuscendoci in parte. Meglio di Salah e Gervinho sicuramente.
 

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