In tempi di pandemia da Covid-19, almeno di fronte agli uffici della Polizia di Stato, ci si aspetterebbe di non trovare assembramenti.
E invece all’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma, sito in via Teofilo Patini 23 a Roma, le persone in fila – tutte con appuntamento e tuttavia regolarmente costrette ad aspettare per ore in attesa di entrare negli uffici di Polizia – sono tutte normalmente accalcate all’ingresso.
Questa mattina la disavventura è occorsa all’avvocato Carlo Affinito. Il professionista aveva un appuntamento all’Ufficio Immigrazione della Questura, per rinnovare un permesso di soggiorno per una sua cliente.
Appena arrivato in Questura, uno straniero gli “consigliava” di parcheggiare altrove la sua auto, se non avesse voluto avere guai o ritrovare l’automobile danneggiata, salvo pagargli un compenso per la sua custodia e nonostante la presenza di una pattuglia della polizia di Roma Capitale.
Durante l’attesa in fila, subiva dopo cinque minuti un tentativo di furto del cellulare, tuttavia scongiurato. Infine, ciò che è più grave, quasi nessuna persona in fila osservava una minima distanza di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19 e molti erano privi di mascherina.
Ci si aspetterebbe di non vedere più assembramenti di fronte alle Questure e un maggior rispetto della legalità.
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