Occuparsi di una persona cara può essere faticoso e spesso anche molto complicato. Lavoro, figli, impegni quotidiani si sommano alle visite mediche, alla gestione dei farmaci e a tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’assistenza. Quando nonostante gli sforzi non si riesce più a coprire le tutte le necessità di un genitore o di una persona in difficoltà, molto probabilmente è arrivato il momento di chiedere un aiuto.
Ma quali sono i segnali che ci aiutano a capire quando da soli non siamo più in grado di far fronte alla perdita di autonomia di un nostro caro?
Ridotta mobilità, Decadimento fisico, Problemi legati alla memoria, Difficoltà nella gestione delle proprie finanze, Perdita di interesse per qualunque attività, Mancanza di cura personale sono tutti segnali di ridotta autosufficienza.
In tutti questi casi possiamo parlare di ridotta autosufficienza e l’intervento di supporto deve essere mirato ad aiutare l’anziano in ciò che non riesce a fare, stimolandolo contemporaneamente a riacquisire autonomia; questi obiettivi possono essere raggiunti con interventi di poche ore al giorno o a settimana, preferibilmente svolti da personale qualificato e formato.
Quanto più si riesce a rallentare il decadimento e a mantenere le autonomie residue, tanto più si potrà ritardare la necessità di un’assistenza h24. Tra i servizi previsti dall’assistenza domiciliare troviamo attività di accompagnamento e svolgimento di piccole commissioni, aiuto nella preparazione e somministrazione dei pasti, aiuto nelle cure igieniche, e nell’assunzione dei farmaci, senza dimenticare la socializzazione, la stimolazione cognitiva e la creazione di stimoli alla comunicatività, in modo da mantenere, ove possibile, gli interessi e le amicizie.
Quanto costa? Ovviamente le attività domiciliari hanno un certo costo, soprattutto se svolte da personale qualificato, ma calibrando correttamente il piano di interventi su quanto effettivamente necessario, si può riuscire a soddisfare la propria esigenza anche con importi mensili molto contenuti, senza considerare che quanto investito in questa sorta di “prevenzione e mantenimento” ci consente di ritardare le spese ben più alte che si rendono necessarie per affrontare una totale perdita di autonomia.
Rubrica a cura di: Xenior – L’Assistenza secondo Scienza www.xenior.it
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