Atalanta-Roma 3-1: il quarto posto torna in bilico

A Bergamo giallorossi sotto di due gol che riaprono la sfida per pochi secondi prima della condanna per un errore di Rui Patricio. Ressa Champions

José Mourinho contrariato in panchina nella partita di calcio di Seie A Atalanta-Roma

José Mourinho

Atalanta-Roma è un doloroso risveglio per i giallorossi dopo la notte da sogno in Europa League. Stanchezza, errori e infortuni sanciscono una sconfitta che mette in bilico il posto Champions: ora sono 4 squadre in 4 punti.

Atalanta-Roma: la cronaca del primo tempo

Mourinho per Atalanta-Roma cambia 5 elementi dall’inizio rispetto all’11 schierato in Europa League. Turno di riposo per Smalling (infortunato come Wijnaldum post-Feyenoord), Spinazzola, Matic e Dybala. È Solbakken che insieme a Pellegrini supporta Abraham. Gasperini invece sceglie Zapata come punta centrale con alle spalle Koopmeiners e Pasalic. Una partita subito incanalata su ritmi non altissimi, agonismo in mezzo al campo e totale assenza di occasioni nitide per fare gol. La prima vera palla gol arriva al minuto 38 e sblocca la partita per i locali.

Scalvini aggredisce Abraham in uscita, gli soffia la palla e serve Zapata che riceve spalle alla porta, esce e rientra dall’area di rigore sulla sinistra e crossa al centro dove trova Pasalic. Il croato di prima intenzione a centro area al volo di sinistro insacca. Sei tiri fuori della Roma nel primo tempo, al primo di recupero il sesto con Abraham che viene liberato al tiro dalla boa Solbakken ma spara alto.

Nella ripresa un’illusione di 44 secondi

Nella ripresa la Roma parte senza cambi ma più determinata. Dopo due minuti e mezzo Abraham spizza di testa su cross di Celik, a lato di poco. Poco dopo l’ora di gioco Mourinho stravolge la Roma: dentro Spinazzola, Matic, El Shaarawy e Dybala per Zalewski, Bove, Solbakken e Mancini. Dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 con Celik e Spinazzola terzini bassi. Subito la Joya prova tre volte in pochi minuti, senza trovare la precisione. Su rimpallo prova al volo, murato di testa un tiro comunque a lato. Di prima intenzione da fuori, pallone alto, al volo su sponda aerea di Abraham, deviato oltre la traversa.

Un’Atalanta che tiene bene il campo a un quarto d’ora dalla fine viene premiata dal raddoppio con l’arma migliore della Roma, ossia la palla inattiva. Su corner Palomino, appena entrato per il dolorante Djimsiti, colpisce di testa e centro area. Rui Patricio risponde di riflesso, ma la palla finisce sui piedi di Rafael Toloi che gira in porta. Sulla traiettoria Llorente mette il pallone nella propria porta e 2-0 Dea. A 10 dalla fine ultima mossa giallorossa, con Belotti che rileva Abraham, mentre Gasperini inserisce Hojlund e Demiral per Pasalic e Maehle.

In 44 secondi, per il principio di azione e reazione, doppio scossone al match. Con un’accelerazione fulminante in mezzo al campo Belotti libera con l’esterno Pellegrini che s’inserisce e dal limite di sinistro riapre la partita con un piazzato preciso sul palo più lontano. Il tempo di rimettere il pallone a centrocampo e i nerazzurri ristabiliscono le distanze richiudendo di fatto il match.

Una palla apparentemente innocua vede uscire in presa Rui Patricio a cui sfugge il pallone lasciando a Koopmeiners il più facile dei gol a porta semi sguarnita. Al minuto 87 palo interno di Pellegrini, che sfiora la doppietta con un destro basso a girare da punizione diretta: palla che danza sulla linea di porta e va fuori dalla parte opposta. Una partita difficile e a tratti sfortunata finisce come peggio non potrebbe, due infortuni che costringono i giallorossi e terminare praticamente in nove, con Llorente fuori anzitempo e Dybala vistosamente zoppicante in campo.

Al triplice fischio la Roma esce sconfitta da Bergamo, dando all’Atalanta la possibilità di rientrare pienamente nella corsa Champions. Roma a 56 con il Milan, prossimo avversario sabato prossimo, con l’Inter a -2 e la Dea a -4.