Auditorium Parco della Musica concerto “Il Titano” di Gustav Mahler

La serata si apre con la Sinfonietta di Alexander Zemlinsky, uno dei protagonisti della scena musicale viennese negli stessi anni di Schönberg

La Stagione Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia prosegue con uno sguardo alla Vienna fin de siècle, città intellettuale e raffinata che offre molti stimoli a numerosi artisti che si muovono sullo sfondo di uno stesso scenario, quello tra la fine del secolo e l’Anschluss, l’annessione dell’Austria alla Germania, avvenuta nel 1938.

Sul podio a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in questo concerto tutto viennese (Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia – giovedì 30 marzo ore 19.30 – venerdì 31 ore 20.30 – sabato 1 aprile ore 18) il russo Vladimir Jurowski, ospite abituale delle stagioni concertistiche ceciliane.

La serata si apre con la Sinfonietta di Alexander Zemlinsky, uno dei protagonisti della scena musicale viennese negli stessi anni di Schönberg, Webern e Berg, di cui Zemlinsky fu maestro di armonia. La seconda parte concerto sarà dominata dalla Sinfonia n. 1 “Il Titano” di Gustav Mahler, risultato di un lungo travaglio compositivo che impegnò l’autore nel tentativo di superare il modello sinfonico tardo-romantico.

Il risultato è un manifesto ricco di elementi che provengono da mondi musicali diversi, testimonianza del panorama sonoro dell’epoca. Il titolo “Il Titano” si rifà alla consuetudine, allora in voga, di legare la musica a una descrizione letteraria ed è ispirato da un romanzo di Jean Paul, scrittore tra i prediletti di Schumann, ma cinque anni dopo il programma sparisce in assonanza col clima del tempo, combattuto tra musica pura indipendente da ogni riferimento letterario e musica a programma. Contrasti sonori quelli rappresentati dai due autori che ben si addicono alla personalità sfaccettata di Vladimir Jurowski, uno dei giovani direttori più ricercati sulla scena internazionale.

Vladimir Jurowski Nato a Mosca, Vladimir Jurowski inizia gli studi musicali nella città natale, prima sotto la guida del padre Michail, noto direttore d’orchestra, e poi al Conservatorio. Nel 1990 si stabilisce con la famiglia in Germania, porta a termine la sua formazione frequentando le accademie musicali di Dresda e Berlino e si perfeziona con Colin Davis, Rolf Reuter e Semion Skigin.

Nel 1995 debutta al Festival di Wexford con Notte di maggio di Rimskij-Korsakov, imponendosi come uno dei direttori più interessanti della sua generazione. Il suo brillante debutto al Covent Garden nel 1996 con Nabucco, è stato accolto da entusiastici consensi di critica e di pubblico. Invitato alla Komische Oper di Berlino, ha quindi tenuto concerti con l’Orchestra della Welsh National Opera di Cardiff, l’Orchestra Verdi di Milano e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Nel 1997 ha debuttato al maggio Musicale Fiorentino e al Festival di Echternach sul podio dell’Orchestra Filarmonica di Lussemburgo. Nello stesso anno ha ottenuto vasti consensi dalla critica per Moïse et Pharaon al Rossini Opera Festival. Hanno fatto seguito i debutti al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, al Teatro Real di Madrid e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, dove ha diretto in prima esecuzione italiana la Sinfonia n. 8 e la Sinfonia n. 9 di Henze (2006).

Da alcuni anni lavora abitualmente con alcune fra le più prestigiose istituzioni musicali europee, quali il Covent Garden di Londra, l’Opéra Bastille di Parigi, la English National Opera, il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, la Semperoper di Dresda, il Festival di Edimburgo, il Glyndebourne Festival Opera, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro San Carlo di Napoli, il maggio Musicale Fiorentino. Nel 1999 ha debuttato al Metropolitan di New York con Rigoletto, mentre il suo debutto sinfonico negli Stati Uniti ha avuto luogo con la Minneapolis Symphony Orchestra nel 2001.

Direttore Musicale del Glyndebourne Festival Opera dal 2001, vi ha debuttato nel 2002 dirigendo Albert Herring di Britten. Nelle successive edizioni ha diretto Die Fledermaus (2003, 2006), Il cavaliere avaro e Gianni Schicchi (2004) e Il matrimonio al convento. È ritornato al Metropolitan per Evgenij Onegin, Jenufa, La dama di Picche e Hänsel und Gretel.

Direttore Ospite Principale del Teatro Comunale di Bologna, vi ha diretto La dama di picche, La sposa venduta, Jolanta e molti programmi sinfonici. È stato invitato a Parigi per Guerra e Pace e alla Welsh National Opera per Parsifal e Wozzeck.

Nel 2006 ha debuttato al Teatro alla Scala dirigendo Evgenij Onegin con grande successo di critica e pubblico. Alla Glyndebourne Opera ha diretto inoltre Die Zauberflöte, La Cenerentola, Otello e Macbeth, oltre alla nuova opera di Peter Eötvös Love and Other Demons; nel 2009 è stato inoltre all’Opéra Bastille di Parigi per La leggenda dell'invisibile città di Kitez.

Nelle stagioni più recenti ha debuttato dirigendo alcune tra le orchestre più famose al mondo quali la Los Angeles Philharmonic, i Berliner Philharmoniker, la Filarmonica di Oslo, l’Orchestra Nazionale russa, la Pittsburgh Symphony e la Philadelphia Orchestra. I progetti futuri prevedono una nuova produzione di Falstaff e la ripresa di Tristan und Isolde nell’edizione 2009 del Festival di Glyndebourne. Dal 2004 è Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Nazionale Russa e, dal 2007, è Direttore Principale della London Philharmonic Orchestra.

Tra le orchestre con le quali collabora regolarmente figurano anche la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia, l’Ensemble Intercontemporain, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Staatskapelle Dresden, l’Orchestra Filarmonica di Oslo e la Chamber Orchestra of Europe.

Vladimir Jurowski incide per diverse etichette discografiche, tra le quali BMG, ECM, Naxos, PentaTone Classic, Arte Nova. Ha registrato in prima assoluta la cantata Exil di Giya Kancheli (per soprano e orchestra da camera), L’etoile du Nord, Werther, un cd con musiche di Milhaud, Debussy e Tomasi, opere di Rachmaninov e Turnage con la London Philharmonic Orchestra, la Suite n. 3 di Čajkovskij e Le baiser de la fée di Stravinskij con l’Orchestra Nazionale Russa.

Nel 2000 ha ottenuto il Premio Abbiati della critica italiana quale migliore direttore dell’anno. Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso Royal Philharmonic Society's Music Award per la qualità del lavoro svolto con la London Philharmonic Orchestra e al Festival di Glyndebourne.

Stagione Sinfonica Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia giovedì 30 marzo ore 19.30 – venerdì 31 ore 20,30 – sabato 1 aprile ore 18

Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Vladimir Jurowski direttore

Zemlisky Sinfonietta Mahler Sinfonia n. 1 “Il Titano”

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