Avvocati, Consiglio Nazionale Forense: “Nessun obbligo POS”

Il CNF chiarisce che gli avvocati sono obbligati solo ad accettare il pagamento con carta di debito

POS o non POS, avvocati e altre categorie di professionisti si interrogavano fino ad oggi sull'eventualità di doversi dotare necessariamente di questo tipo di strumento in funzione di una operazione volta a facilitare le modalità di pagamento da parte del cliente.

Un obbligo che avrebbe causato difficoltà tecniche e un onere aggiuntivo. In realtà a fugare tutti i dubbi e a far sorridere gli avvocati ci ha pensato il Consiglio Nazionale Forense cheha inviato una circolare agli Ordini.

Secondo il CNF, infatti, l’adempimento richiesto ai professionisti dall’articolo 15 del decreto legge 179/2012 (Sviluppo bis), in vigore dal 30 giugno prossimo, non introduce alcun obbligo di possedere un POS: “La previsione corrisponde a chiari intendimenti di semplificazione – si legge nella circolare del CNF – e non stabilisce affatto che tutti i professionisti debbano dotarsi di POS, né che tutti i pagamenti indirizzati agli avvocati dovranno essere effettuati in questo modo a partire dalla data indicata, ma solo che, nel caso il cliente voglia pagare con una carta di debito, il professionista sia tenuto ad accettare tale forma di pagamento”.

Ovviamente rimangono fermi i limiti vigenti nell’ordinamento previsti da altre fonti normative , come ad esempio il divieto di pagamento in contanti oltre la soglia di mille euro, previsto dalla normativa antiriciclaggio, espressamente richiamata dalla disposizione del dl 179.

Gli avvocati tirano un sospiro di sollievo, svolgere la professione, almeno dal punto di vista dei pagamenti (quando ci sono), resta un'impresa POS…sibile.

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