Baby squillo a Roma, processo al via il 16 maggio

8 imputati saranno giudicati con il rito abbreviato

Hanno scelto il rito abbreviato e saranno processati il 16 maggio prossimogli 8 imputati nel procedimento riguardante la prostituzione delle due minorenni in un appartamento dei Parioli. A giudicarli sarà il giudice dell’udienza preliminare Costantino De Robbio davanti al quale sono comparsi mercoledì in occasione dell’udienza preliminare.

Contro gli 8 imputati si sono costituite parti civili le due minorenni e la madre di una di queste. Fu lei a denunciare ai carabinieri la vicenda che ha coinvolto anche la madre di una delle due ragazze. A rappresentare la pubblica accusa saranno il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Cristina Macchiusi.

Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile, cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, tentativo di estorsione e altro. Sono questi i reati contestati dagli inquirenti a seconda della posizione processuale.

Principale imputato secondo le conclusioni dell’inchiesta è M. I., al quale si contesta d’aver organizzato l’illecito giro avvicinando le due minorenni delle quali ha poi sfruttato la prostituzione mettendo a loro disposizione l’appartamento dei Parioli, il telefono per agganciare i clienti e fissare gli incontri, mantenere la contabilità delle prestazioni e ricevendo anche parte degli incassi. Altra accusa è la violazione della legge sugli stupefacenti cedendo cocaina.

Altro imputato è N. P. Per lui l’accusa è di aver reclutato le due ragazze spingendole poi a prostituirsi. Inoltre, c’è la madre di una delle due ragazze che è accusata di sfruttamento della prostituzione della figlia ricevendo da lei dai 100 ai 150 euro al giorno.

Un altro imputato è R. S., cliente delle due ragazze. Oltre che di aver avuto rapporti con loro è accusato d’aver detenuto e ceduto materiale pedopornografico. Un’accusa questa che vale anche per M.M.D.Q., il quale è anche accusato di tentativo di estorsione per aver chiesto a una delle due ragazze 1.500 euro minacciandola altrimenti di diffondere un video che la riprendeva durante un rapporto sessuale. Altro imputato M. G., che è anche accusato d’aver ceduto cocaina. Infine ci sono due clienti, F. F. e G. S., accusati di aver avuto rapporti con le due ragazze.

 

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