Le parole di Alemanno: "Spero che in questi 15 giorni, a due, si riesca a fare un serio dibattito su questa città. Dobbiamo discutere su come uscire dalla crisi. Nessuno vuole fare il sindaco solo di metà dei romani, quindi adesso bisogna fare 11 giorni solo dedicati alla città, e richiamare tutti a votare ballottaggio. La sinistra, come al solito, canta vittoria. Dobbiamo informare che il ballottaggio è un'altra partita, non è la stessa. Se le proiezioni confermassero la forbice del 10%, equivarrebbe a 124 mila voti. Contro Rutelli vinsi con 84 mila voti in più. Chi voterà al ballottaggio sarà un elettorato profondamente diverso da quello del primo turno".
E quelle di Marino: "C'é desiderio di cambiare in questa città. Questo emerge dal risultato delle elezioni ed è ciò che ho sentito in queste settimane tra i giovani, tra chi non ha casa e chi non ha lavoro. A tutti i cittadini di Roma lancio un appello perché in questi prossimi giorni segnalino criticità". "Continuiamo a parlare per far rinascere questa città che ha desiderio, risorse e capacità – ha detto dal palco allestito al comitato elettorale- Dobbiamo uscire dalla palude che sembrava insuperabile. Dobbiamo voltare pagina e tutti insieme lo faremo. C'é bisogno di far rinascere la città e dobbiamo farlo su ciò che abbiamo, dalla cultura all'innovazione, dall'agroalimentare all'edilizia e questo è quello che faremo".
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