Banda della Magliana, Urbani ai domiciliari

“Er pantera” sconterà la pena a Latina, dove vive da tempo

Gianfranco Urbani, meglio conosciuto come “Er Pantera”, è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di domiciliari che dovrà scontare a Latina, dove vive da tempo.

Il processo si è concluso a Tivoli e riguarda un colpo milionario del 2012 ai danni della Sicurtecna di Guidonia. Dopo un’indagine durata cinque mesi, viene arrestato a Maggio 2013, insieme ad altre sei persone, dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Tivoli, in collaborazione con la Squadra Mobile di Roma, come complice del furto di 6,8 milioni di Euro.

La carriera criminale di Urbani è lunga: nel 1978, ancora carcerato, accettò la proposta di entrare a far parte della nascente Banda della Magliana. Una volta scarcerato, grazie ai suoi contatti con grossi spacciatori thailandesi, si occupò principalmente del traffico di eroina nelle zone del Prenestino e di Villa Gordiani, ad est della capitale. Fu anche il punto di contatto tra la Banda e la ‘Ndrangheta, oltre ad avere ottimi rapporti personali con la mafia catanese. Tali rapporti e traffici portarono, negli anni ottanta, il giudice Giovanni Falcone a spiccare nei suoi confronti un mandato di cattura.
L’ultimo arresto avvenne nel ’98, dopo sette anni di latitanza, in seguito a traffici internazionale di stupefacenti sulla tratta balcanica.
Dopo l’ultimo periodo di detenzione, il boss ormai settantenne si ritirò nella campagna romana facendo perdere alle cronache le sue tracce, e rendendosi irreperibile anche dopo l’evento cinematografico “Romanzo Criminale”.
Nel 2007 Urbani venne indagato per una rapina a Poggio Mirteto e prosciolto nel 2011 da tutte le accuse per mancanza di prove.
A Maggio 2013 viene nuovamente arrestato.

Lascia un commento