E’ in corso una manifestazione di protesta dei tassisti a Palazzo Chigi. Un presidio composto da delegazioni di rappresentanti sindacali del comparto taxi, provenienti da tutto il Paese, si è ritrovato ed incatenato sotto la sede del Governo.
In un comunicato, si legge che “i rappresentanti hanno ripetutamente chiesto di poter consegnare un documento unitario nel quale sono contenute le richieste di stralcio dell’articolo 10 e indicata la conclusione dell’iter normativo della legge 12/19, già approvata da questo parlamento, con particolare attenzione all’emanazione della disciplina delle piattaforme di intermediazione digitale e l’approvazione di specifici decreti ministeriali per il contrasto ai fenomeni di abusivismo”.
“Noi abbiamo ripetutamente chiesto di essere ricevuti per perplessità in merito al Decreto Legge Concorrenza” ha detto ai nostri microfoni Carlo Di Alessandro di Federtaxi Cisal, “ ma non abbiamo mai ricevuto una risposta, nonostante più volte abbiamo provato a far sentire la nostra voce, compreso uno sciopero di diecimila persone tenutosi lo scorso 24 novembre.”
“Subiamo il DDL Concorrenza” gli fa eco Raffaele Salina, segretario regionale Tpnl Fast Confsal “un provvedimento fatto su richiesta di una multinazionale, non chiesto dall’Europa. Due settimane fa il Presidente Mario Draghi ha incontrato in gran segreto Dara Khosrowshahi, Ceo di Uber giunto a Roma dalla California, mentre i sindacati dei lavoratori vengono ignorati. Saremo qui sino a quando ci sarà bisogno, a tutela dei lavoratori”.
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