Brand awareness: in cosa consiste e come raggiungere il top of mind

Spesso si sente parlare di brand awareness, eppure non è rara la confusione sul significato di questo termine per i non esperti di marketing

Spesso si sente parlare di brand awareness, eppure non è rara la confusione sul significato di questo termine per i non esperti di marketing. In cosa consiste? Si tratta del grado di conoscenza del brand da parte del pubblico, importante quindi per misurare il successo del marchio nel proprio settore e capire in che modo intervenire per aumentarlo.

L’importanza della brand awareness e reputation

La “brand awareness”, nota anche come riconoscibilità di marchio, è un parametro utile per sapere quanto sono conosciuti il brand e i prodotti di un’azienda. Bisogna fare attenzione a non confonderla con la “brand reputation”, che indica invece il grado di apprezzamento mostrato dai consumatori, osservabile su siti specifici, forum, blog e social network. Lo scopo di ogni azienda sarà ovviamente quello di essere il primo brand di riferimento per i consumatori che acquistano un determinato tipo di prodotti, raggiungendo quindi la cima della famosa Piramide di Aaker, utilizzata per suddividere i livelli di riconoscibilità. I gradi più alti della Piramide sono due: “brand recall”, il richiamo spontaneo al brand, e “top of mind”, ossia il collegamento immediato al brand all’inizio del processo d’acquisto di un determinato prodotto.

Come raggiungere il top of mind?

Raggiungere il top of mind è un processo complesso, ma possibile. Naturalmente le grandi aziende e multinazionali sono avvantaggiate in questo senso, ma non è detto che le piccole aziende non possano arrivare all’apice della Piramide di Aaker. Come riuscirci? Tramite un investimento mirato nella pubblicità che comprenda sia i canali tradizionali sia quelli più all’avanguardia. Tra le strategie pubblicitarie tradizionali troviamo la PTO, ossia la pubblicità fatta per mezzo di oggetti a basso costo come le borse shopper personalizzate con logo acquistabili anche online, e la pubblicità diretta (flyer, cartelloni, posta), più indicata per un target meno giovane. Per quanto riguarda invece i canali digitali, le alternative sono varie e sarà sufficiente servirsi dei preziosi strumenti offerti dal web marketing e dalla SEO per vedere il proprio brand crescere in questo senso.

Altri consigli per migliorare la brand awareness

Per migliorare l’awareness del brand di un’azienda appare necessario sfruttare in maniera sapiente gli strumenti di ultima generazione a disposizione, con un occhio sempre attento all’andamento del mercato, soprattutto in caso di nicchie poco conosciute. I social network in questo senso sanno essere di grande sostegno sia per quanto riguarda la comunicazione, rispecchiando a pieno l’identità del marchio, sia in fase di promozione vera e propria. Un’ottima mossa è anche quella di investire su influencer che abbiano un buon seguito e che siano esperte nel settore: il 37% delle aziende mondiale oggi include nel proprio budget questo tipo di marketing, in quanto capace di “influenzare” il loro pubblico e indirizzarlo verso i prodotti offerti dall’azienda, aumentandone di conseguenza la riconoscibilità.

Lascia un commento