Cabernet Franc, un vitigno poco noto ma molto pregiato

Alla scoperta di un vitigno ricco di storia e tradizione: ecco a voi la guida sul Cabernet Franc

cabernet Franc

L’Italia è uno dei principali produttori di vino in Europa (e non solo); vanta una notevole tradizione e numerose etichette dell’eccellenza, grazie a una varietà morfologica e climatica unica nel suo genere che si abbina a una vasta gamma di vitigni dalle caratteristiche peculiari. Alcuni sono meno noti di altri ma, non per questo, di minor pregio: il Cabernet Franc, in tal senso, rappresenta un ottimo esempio. Spesso confuso con il più celebre Sauvignon – per l’assonanza – o con il Carmenere, per via – forse – della comune origine geografica, viene coltivato praticamente in tutto il mondo, non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Argentina.

Le origini del Cabernet Franc

Il vitigno a bacca nera dalla quale si ricava il Cabernet Franc è originario della Francia sud occidentale, ed in particolare del dipartimento della Gironda. In Italia viene coltivato in Toscana, nel Veneto e in Sicilia. Circa la storia del Cabernet Franc, pare risalga al sedicesimo secolo e sia stato impiantato per merito del cardinale Richelieu, il quale avrebbe portato alcuni tralci della vite nella valle della Loira. Da allora, il vitigno si è radicato prima nell’area attorno a Bordeaux e poi al di fuori della Francia.

Le caratteristiche del vitigno

Il Cabernet Franc presenta diverse affinità con il Cabernet Sauvignon (entrambi sono di origine bordolese); la principale differenza è la precocità: la pianta germoglia prima e le bacche maturano con circa una settimana d’anticipo. Questa caratteristica consente di coltivare il vitigno in luoghi con un clima (leggermente) più fresco rispetto a quello adatto al Sauvignon. In aggiunta, il Franc rappresenta una sorta di ‘paracadute’ per le vendemmie di quest’ultimo: poiché viene raccolto prima, può essere utilizzato come riserva nel caso in cui pioggia, freddo e grandine rovinino i grappoli del Sauvignon.

Le viti di Cabernet Franc si adattano a suoli dalle caratteristiche molto diverse; producono grappoli dalle bacche di colore viola scuro, così descritto all’interno dell’apposita sezione del Registro Nazionale delle Varietà di Vite: “medio, lungo, piramidale, alato, spargolo; peduncolo visibile, grosso, semilegnoso, verde la parte non lignificata; pedicelli corti, sottili, rossastri; cercine mediamente evidente, verrucoso, rosso violaceo intenso; pennello piccolo, rosso vinoso; separazione dell’acino facile”. Per quanto riguarda le foglie, invece, esse sono “di media grandezza tanto larga che lunga, pentalobata” e “di colore verde cupo, opaca, con nervature abbastanza appariscenti”.

Le qualità organolettiche

Dai grappoli del vitigno Cabernet Franc, destinabili esclusivamente alla vinificazione, è possibile ottenere un vino di colore rosso rubino, dal gusto fresco ma dalla buona persistenza olfattiva; dal punto di vista organolettico, il Cabernet Franc gode di buona struttura e offre al palato una ricca gamma di aromi erbacei e fruttati; la minor concentrazione di tannini lo rende godibile anche d’annata mentre la maturazione in botte richiede tempi complessivamente inferiori a quelli del Sauvignon.

Caratterizzato da un gusto asciutto e da una buona gradazione alcolica, il Franc si presta ad essere consumato in abbinamento a pietanze dal gusto forte (inclusa la selvaggina); va servito, come qualsiasi altro vino rosso corposo, tra i 18° e i 20°.

Il Cabernet Franc sul mercato

Stando ai dati raccolti da Wine-Searcher e pubblicati in una ricerca del 2019, il celebre Bordeaux blend riscuote ampio successo a livello globale, facendo del Cabernet Franc (seppur indirettamente) uno dei vitigni più apprezzati dai consumatori. In Italia, invece, la ricerca ha messo in evidenza una maggiore predilezione per i vini autoctoni; il celebre ‘Taglio bordolese’ resta comunque all’interno della top five per volume di ricerche.

Il Cabernet Franc rappresenta un segmento di mercato piuttosto circoscritto ma in crescita, grazie anche alla diversificazione dei canali di vendita: un numero crescente di produttori, infatti, si affida anche ad e-commerce specializzati, come ad esempio, GreenWine.it, per commercializzare il proprio Cabernet Franc e raggiungere una platea di clienti più ampia.

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