Questa edizione dei mondiali ci ha riservato tantissime sorprese, specialmente riguardo i flop degli “illustri”, come la Germania, l’Argentina, il Portogallo e ora anche la Spagna. I teutonici non sono riusciti a passare un girone nel quale si supponeva non dovessero incontrare difficoltà, con il Messico, la Svezia e la Corea del Sud. Certo, il Messico ha dato prova di essere una squadra unita e compatta, con belle idee di gioco e contropiede velocissimo, ma la Svezia è orfana del talento di Ibrahimovic e la Corea del Sud non può certo essere definita una squadra imbattibile. Eppure, dopo aver perso all’esordio contro il Messico, la Germania ha strappato una vittoria all’ultimo respiro contro la Svezia tutta chiusa in difesa, per poi perdere miseramente 2-0 contro la Corea. Ed ecco che cade la prima testa (di serie). Abbiamo quindi assistito ad un passaggio del turno risicato, quello dell’Argentina. La squadra di Sampaoli ha rischiato molto, sbattendo prima contro il muro islandese e poi con la sconfitta pesantissima per 3-0 contro la Croazia di Perisic. All’ultima partita è riuscita a battere la Nigeria e con una combinazione fortunata di risultati dei compagni di girone ha passato il turno. Messi ha parlato di intervento divino, e non era il proprio. Ma la favola dell’albiceleste è finita subito dopo, alla prima partita a eliminazione diretta. I vincitori sono stati i galletti francesi, la squadra che tutti i siti dei principali bookmakers danno per favorita per la vittoria finale, e non a caso: Mbappé, gioello del PSG, ha sfoderato una prestazione da manuale, aiutato da una squadra solida, unita e dal gioco fluido. Con talenti in ogni reparto, la Francia ha lanciato un segnale chiaro, e niente ha potuto il dio Messi. E per restare in tema, anche il suo divino collega, CR7, ha dovuto arrendersi al fiuto del gol e all’esperienza di un altro del PSG, Cavani. L’Uruguay ha giocato bene le sue carte e il Matador non si è fatto trovare impreparato all’appuntamento con il gol. Doppietta, prima di testa e poi un morbidissimo piatto a girare sul secondo palo dell’incolpevole Rui Patricio. Ieri è toccato alla Spagna, eliminata ai calci di rigori dall’ospite dei mondiali, la combattiva Russia. E forse la vera notizia è che l’alieno Iniesta ha deciso di lasciare la nazionale. Ecco il tramonto degli dei, ma è solo per poco. L’anno prossimo li ritroveremo in campionato, chissà se in Liga o se Cristiano Ronaldo partirà per altri lidi. Intanto godiamoci il mondiale e aspettiamo altre sorprese!
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