Caporalato. Viterbo, sfruttavano operai con turni da 12 ore per 3 euro l’ora in pompe di benzina

Erano impiegati dalle 8 alle 12 ore al giorno, tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, senza riposo o ferie

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Polizia di Stato

La Questura di Viterbo ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di padre e figlio (63 e 28 anni), con l’accusa di concorso di caporalato. I due, casertani, avrebbero sfruttato perlomeno 13 operai extracomunitari, regolari sul territorio nazionale, lavoratori presso distributori di benzina di un noto marchio situati in provincia di Viterbo.

Niente riposo settimanale, né ferie

Secondo l’accusa i lavoratori erano costretti a sottostare a turni di lavoro micidiali, anche se risultavano formalmente assunti con contratto di lavoro part-time. Erano impiegati dalle 8 alle 12 ore al giorno, tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, senza poter rivendicare il diritto irrinunciabile al riposo settimanale o alle ferie, pena la cessazione del rapporto di lavoro.

Alloggi di fortuna fatiscenti

La misera paga si aggirava sui 3 euro l’ora. Inoltre gli operai venivano fatti alloggiare in ambienti di fortuna ricavati in strutture di pertinenza degli impianti di distribuzione di carburante. Gli stessi lavoratori utilizzavano per cucinare e riscaldarsi elettrodomestici fatiscenti in evidente violazione della normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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