Dopo gli aumenti decisi dall'ENI anche altre case puntano ad un rincaro.
Secondo Quotidiano Energia, a mettere mano ai listini sono Tamoil e Shell con 1 centesimo in più su verde e diesel ed Esso (+0,5 centesimi). Le medie nazionali "servite" della benzina e del diesel sono adesso a 1,853 e 1,749 euro al litro (Gpl a 0,755). Le "punte" in alcune aree sono per la verde fino a 1,910 euro, il diesel a 1,798 e il Gpl a 0,767.
Adusbef e Federconsumatori intervengono prontamente denunciando i rincari della benzina come "del tutto immotivati" e chiedendo un intervento al Governo al fine di porvi un freno immediato.
Se non si interviene – affermano in una nota Adusbef e Federconsumatori – "di questo passo a fine agosto saremo ben oltre i 2 euro al litro".
Secondo le due associazioni, infatti, gli automobilisti "continuano a pagare oltre 6 centesimi di troppo sul prezzo dei carburanti", ma gli aumenti pesano "su tutti i cittadini, dal momento che l'86% dei beni in Italia e' trasportato su gomma".
Tra l'altro, aggiungono, "l'incremento ingiustificato dei costi dei carburanti, oltre a determinare ricadute sui prezzi di beni e servizi, inciderà in maniera pesante sull'andamento della domanda turistica, facendo ridurre ulteriormente il budget del già esiguo numero di famiglie che si apprestano a partire per le vacanze estive".
Insomma, gli 80 Euro in busta paga sembrano già a rischio erosione…
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