Casalinghe ora comprano online: la ricerca di Linkontro Nielsen

Fino a non molto tempo fa acquistare online veniva considerata una ‘roba da giovani’, una di quelle mode del momento

Fino a non molto tempo fa acquistare online veniva considerata una 'roba da giovani', una di quelle mode del momento che difficilmente sarebbero potute entrare nelle abitudini delle famiglie italiane. A distanza di qualche anno invece, pare che il vento sia cambiato e oggigiorno a fare le 'compere' su internet non ci sono solamente le nuove generazioni, ma tanti, tantissimi utenti che hanno ampiamente superato la soglia dei quarant'anni.

Chi pensa che online si comprino solamente vestiti e meraviglie tecnologiche si sbaglia di grosso: tra i prodotti più acquistati infatti vi sono quelli per la casa come i detersivi, facilmente reperibili nei siti specializzati nella vendita di detersivi e prodotti per la pulizia quali Casahenkel.it. Insomma, dopo i telefonini e i computer anche i consumatori sono diventati smart. Su internet si trova una quantità di prodotti che non potrebbe mai essere contenuta in nessun grande magazzino, oltre al fatto che il risparmio è sempre dietro l'angolo grazie alla miriade di offerte e buoni sconto facilmente reperibili da chiunque.

Certo, la diffusione di smartphone e tablet ha contribuito notevolmente alla 'digitalizzazione' degli italiani sopra una determinata fascia di età. Secondo l'ultima ricerca effettuata da Linkontro Nielsen, la domanda è superiore all'offerta, motivo per cui non è più il consumatore a doversi adattare allo store, ma sarà proprio quest'ultimo ad dover incontrare le sue rinnovate esigenze.

Un cambio di rotta che non è stato ancora recepito dalla totalità delle aziende radicate sul territorio e che ovviamente penalizza chi ancora non ha sposato a pieno le nuove tecnologie. In Italia su 1.200 executive il 74% delle aziende ha dichiarato di avere una strategia 'digitale' anche se il 33% ritiene di aver intrapreso la strada giusta e solamente il 22% afferma di essere riuscita a renderla efficace.

Ciò significa che ben quattro aziende su cinque fanno ancora fatica a 'rifarsi il trucco' per soddisfare le esigenze dei loro 'clienti 2.0'. L'e-commerce, come anticipato in apertura, spopola anche in settori come quello degli alimentari. Prendiamo ad esempio la famosa catena alimentare britannica Tesco, che attualmente riesce a coprire il 10% delle vendite tramite il web. Un dato impressionante destinato con ogni probabilità a crescere nei prossimi tempi, che solamente qualche anno fa potevano sembrare dei territori aridi per il commercio digitale. Insomma, la stereotipata casalinga di Voghera, nel secondo ventennio degli anni duemila, non andrà più sotto casa a trattare il prezzo della verdura col fruttivendolo di fiducia, ma si limiterà a cliccare qua e là con il mouse senza dover nemmeno scomodare il buon vecchio carrello della spesa. 

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