Casapound invita i greci di Alba Dorata a Roma

Venerdì 29 l’incontro a Roma, a quasi un mese dall’uccisione di Manolis e Giorgios

A distanza di neanche un mese dall’uccisione di Manolis e Giorgios, i due ragazzi di 20 e 23 anni giustiziati davanti alla loro sezione, gli esponenti del partito greco Alba Dorata saranno in Italia, ospiti del dibattito che si terrà a CasaPound, venerdì 29 novembre, alle ore 21.
I relatori di Chrysi Avghi presenti all’incontro saranno Apostolos Gkletsos, ex deputato, portavoce del segretario e membro del Comitato Centrale di Alba Dorata, e Konstantinos Boviatsos, militante del movimento e responsabile di Radio Bandiera Nera Hellas.

“Che cos'è, come è organizzata e cosa vuole davvero Alba Dorata?” è la domanda a cui gli organizzatori dell’evento intendono dare risposta, andandola a prendere direttamente alla fonte, senza filtraggi di comodo o semplificazioni giornalistiche. Il partito ellenico è il fenomeno politico che da dieci anni a questa parte ha avuto un escalation di consensi, come testimonia il sondaggio realizzato tra l’11 e il 14 Novembre dal portale zougla.gr che lo da al 26,2%: un dato importante che merita d’esser approfondito e non semplicemente “bollato” come estremistico tout court. Infatti, come spiega CasaPound in una nota, "questo movimento è ormai diventato uno spauracchio di dimensioni europee, tutti ne parlano ma pochi si premurano di capire davvero perché Alba Dorata è oggi data dai sondaggi come il primo partito di Grecia".

“L'evento sarà inoltre l'occasione per capire cosa c'è di vero dietro l'accusa di aver costituito un'associazione criminale che ha portato in carcere alcuni esponenti del movimento. Oppure chi si cela dietro l'agguato che ha portato alla morte di Manolis e Giorgos” immediatamente dopo la quale Simone di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia, aveva espresso cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime ed alla loro comunità politica di appartenenza, mentre altri rappresentanti delle nostre istituzioni democratiche hanno taciuto.

Infine, Cpi conclude sottolineando come conoscere l’esperienza greca possa esser più utile di quel che si suppone perché “Atene è oggi la cavia di laboratorio di un terrificante esperimento politico, che contempla allo stesso tempo l'annichilimento sociale, una nuova strategia della tensione e un innalzamento della repressione ideologica. Ascoltare la testimonianza di chi combatte ogni giorno contro la dittatura della troika è allora essenziale per capire cosa sta davvero accadendo a pochi chilometri dalle nostre coste e, forse, domani anche a casa nostra.”

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