CasaPound occupa il Comune di Sant’Oreste: “Subito al voto!”

Continua l’ondata di occupazioni messe a segno da CasaPound Italia: a Sant’Oreste proteste contro il commissariamento

Continua l'ondata di occupazioni messe a segno da CasaPound Italia che, dopo il recente sgombero dai locali della Azienda territoriale per l'edilizia del Comune di Roma – in piazza Perin del Vaga -, aveva risposto con un blitz presso la sede Ater del Lungotevere a Roma

Venerdì, i militanti di Gianluca Iannone, sono tornati a mobilitarsi al Comune di Sant'Oreste, per chiedere il ritorno al voto alla prima data utile con una occupazione simbolica molto simile a quella realizzata, sempre da Cpi, il 26 marzo presso il Comune di Ostia.

"Abbiamo deciso di adottare la linea dura nei confronti della situazione politica di totale immobilismo che il nostro Paese subisce da troppo tempo – sottolinea Cpi Soratte in una nota – La nomina del commissario insediatosi in questi giorni nel nostro Comune rappresenta il culmine del fallimento della classe dirigente locale, con un consiglio comunale che, nella sua interezza, si deve assumere la responsabilità di non essere stato in grado, nel periodo più delicato per la nostra amministrazione, colpita dall'inchiesta mafia capitale,di gestire la situazione e di portarci alle elezioni anticipate". 

"Mentre qualcuno ha appena annunciato piena collaborazione con il nuovo commissario – prosegue la nota – CasaPound Italia prende le distanze da un organo che non rappresenta i Santorestesi ma non è altro che l'ennesima istituzione tecnica del governo Renzi. Un governo non eletto dal popolo che svolge il ruolo di 'agente di riscossione crediti' per conto di Bruxelles. Questo commissariamento non è nient'altro che l'ennesima mossa politica del Partito Democratico per prendere tempo nella speranza che alle prossime elezioni i cittadini si saranno scordati della mala gestione del Paese e dei gravi scandali che hanno travolto la classe dirigente dell'ultima amministrazione – conclude Cpi – Noi chiediamo a gran voce che si indicano le elezioni per la prima data utile secondo la legge, in modo da poter far ripartire il motore di questo paese, troppo a lungo rimasto spento e in balia della mala-politica. Il futuro lo vogliamo nelle mani dei santorestesi".

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