Cashback sempre più conveniente

Se pensiamo al cashback di stato, esso può rivelarsi davvero importante poiché cambierebbe completamente un’intera nazione

Cashback

Cashback

Che cos’è il cashback e come funziona? Una delle domande che da un po’ di tempo a questa parte sopraggiunge nella testa degli italiani soprattutto. È una novità che sicuramente può cambiare la vita di un’intera nazione. Ma di cosa si tratta e in quale modo può rivoluzionare una nazione o addirittura il mondo intero? Eccolo spiegato in questo articolo.

Cashback: cos’è e in cosa consiste

Il termine “cashback” è del tutto inglese e deriva da “cash” che significa “soldi” e da “back” che significa “indietro”. Sommariamente cashback significa proprio “ottenere i soldi indietro”. Infatti, cercando su Google questa parola, tra i primi risultati della ricerca compare la definizione fornita da Wikipedia che scrive di “un sito dove gli utenti registrati possono guadagnare una percentuale in base ai loro acquisti effettuati presso i negozi online convenzionati”. In quale modo? Continua a leggere oppure visita il sito.

Ecco come funziona il Cashback

Come appena detto il cashback consiste nell’ottenere un piccolo rimborso che risulta essere una percentuale della spesa effettuata. Ad esempio, online – cosa abbastanza in voga su Internet per alcuni siti di compravendita – a fronte di un acquisto di un articolo, viene rimborsato al cliente una piccola percentuale che può essere del cinque, del dieci, del venti, e così via percento che a pagamento effettuato viene versata direttamente sul conto del cliente stesso.

Attenzione però. La parola cashback non è da confendere con altri termini come “buono sconto”, “coupon” e simili poiché sono due cose totalmente diverse, sebbene su internet si trovano queste incongruenze. Infatti, il buono sconto, ad esempio, consiste nello scontare il costo di un determinato prodotto, pagandolo meno della cifra iniziale, ma non di pagare un articolo facendo un bonifico con carta di credito per poi essere riaccreditati (sempre tramite bonifico) quella piccola percentuale di cui stiamo parlando.

Ecco perché il cashback non è una cosa da sottovalutare e da prendere sottogamba, soprattutto per il caso italiano per cui a partire dal primo gennaio dell’anno in corso è entrato in vigore. Solitamente il cashback viene visto come un’iniziativa promozionale per siti internet di compravendita online e per nuovi sistemi di carte di credito in ascesa recentemente, in modo da fronteggiare siti e carte di credito in concorrenza e che detengono oggi il monopolio.

Il cashback di stato italiano: ecco di cosa si tratta

Tanto discusso e tanto acclamato, il cashback sta prendendo piede in Italia sempre di più, ottenendo migliaia e migliaia di adesioni. Ma di cosa si tratta? Parliamo di una di quelle novità portate avanti dal “Piano Italia cashless”, entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2021. Il fine ultimo di questo piano consiste proprio nel prevenire o, addirittura, eliminare più o meno completamente l’evasione fiscale, piaga incessante italiana, puntando verso un miglioramento del tracciamento dei pagamenti.

Sommariamente il cashback di stato consiste nell’ottenere un rimborso del 10% su ogni acquisto effettuato con carta di credito presso un negozio convenzionato, che ha aderito al piano appena presentato. Si tratta dunque di tracciare costantemente ogni pagamento che viene effettuato in maniera elettronica, e cioè con carta o mobile, a discapito, invece, di quello che avviene in contanti.

Come mai questa iniziativa? È molto semplice. Come già preannunciato, il fine ultimo di questa iniziativa è proprio quello di prevenire l’evasione fiscale che tanto si appiglia alla mancata tracciabilità dei pagamenti. È il tipico caso del mancato scontrino. Considerato da molti inutile e superfluo, tant’è che spesso viene buttato via o non si richiede neanche, lo scontrino è proprio l’elemento cardine che incentiva l’evasione fiscale, sebbene sia nato proprio per garantire il contrario. Questo perché è proprio lo scontrino che serve a tenere la tracciabilità di tutti i pagamenti, elettronici e in contanti, incentivando i venditori a “dichiarare” alla fine dell’anno i loro guadagni.

Il pagamento in contanti

Tuttavia, capita molto spesso che per i pagamenti in contanti lo scontrino non viene emesso da parte del venditore, il che è un male tanto per lui stesso quanto anche per il cliente. Questo perché tracciare un pagamento significa tener traccia dei soldi spesi – il che diventa particolarmente utile per il cliente che potrà facilmente ricordarsi delle uscite dal suo portafoglio, nonché, in caso di disguidi con il venditore, di provare l’avvenuto pagamento – e di conseguenza significa anche dichiarare alla fine dell’anno – per il venditore, si intende – il giusto guadagno, avendo così da pagare l’importo corretto di tasse annuali.

Infatti, che avvenga il contrario significa evadere le tasse, il che è un male non solo per lo stato italiano ma anche per quel cliente appena citato che è costretto a pagare l’anno successivo un importo di tasse aumentato anche di una piccolissima percentuale. Tuttavia, questo problema non si pone decisamente con i pagamenti elettronici. In quel caso lo scontrino viene effettuato sul momento, non appena la transazione viene eseguita. Ed ecco spiegata l’utilità del cashback.

Perché scegliere il cashback

Come si è appena visto il cashback è qualcosa di molto utile, innovativo, comodo ma soprattutto vitale. Se pensiamo al cashback di stato, esso può rivelarsi davvero importante poiché cambierebbe completamente un’intera nazione, e non è poco! Ma non è tutto. Il cashback può essere molto utile anche per il proprio portafoglio, visto che un rimborso fa sempre comodo ed è sempre gradito. Ecco perché aderire al cashback o addirittura trovarne uno sempre più conveniente.

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