Cassino, ristorante legalità: l’impegno della Coldiretti

All’inaugurazione Saverio Viola ha detto:”Sempre dalla parte della legalità”

E' avvenuta ieri pomeriggio l' inaugurazione di "Civico Sociale", il primo ristorante della legalità aperto in provincia di Frosinone dall'associazione "Libera" di don Luigi Ciotti, che darà lavoro a molti ragazzi che hanno avuto un passato complicato e che ora sono in cerca di nuove opportunità per ricominciare. L'apertura è prevista per la fine del mese ma la cerimonia di ieri ha segnato un momento simbolicamente importante. All'appuntamento erano presenti i sindaci di Cassino, Frosinone e Formia, i rappresentanti di Libera Lazio e Campania, il primo dirigente della Polizia di Stato Cristiano Tatarelli (responsabile del commissariato di Scampia) il capitano dei Carabinieri Antonio Lombardi (comandante del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Frosinone), il vice questore Carlo Bianchi (capo della Squadra Mobile di Frosinone), il prefetto di Frosinone Emilia Zarilli e il direttore della Coldiretti Latina-Frosinone, Saverio Viola.

Sarà proprio la Coldiretti a fornire i prodotti biologici a Km Zero, che saranno accompagnati da quelli provenienti dai terreni confiscati alla criminalità organizzata: "Siamo qui perché la Coldiretti sta dalla parte della legalità – ha detto Saverio Viola – Questo è il nostro posto. Ringrazio lo Stato e le Forze di Polizia, con loro e con i consumatori – ha aggiunto Viola – la Coldiretti e' impegnata nella battaglia per la legalità in agricoltura, con loro abbiamo promosso l'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare: una nuova Fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l'obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità".

"La Coldiretti – ha concluso Viola –  fa la sua parte nella battaglia quotidiana contro le truffe che, in nome di un falso e contraffatto Made in Italy, vengono perpetrate ai danni dei cittadini, degli imprenditori seri e onesti e a danno dell'economia legale".

 

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