Cassino, tre aggressioni durante le udienze in tribunale: “bisogna aumentare la sicurezza”

Gli episodi sono stati denunciati dalla Camera penale che ha votato per aumentare la sicurezza durante e dopo i processi

Una toga di un giudice in tribunale

Un avvocato ha denunciato l’aggressione subita dal proprio cliente all’interno, durante il processo, e all’esterno del tribunale di Cassino.

La vicenda

La vicenda è accaduta lo scorso 15 febbraio, ma è stata resa nota solo nella giornata di ieri 21 febbraio, quando il presidente della Camera penale di Cassino ha dichiarato: “La collega, impegnata nella difesa nell’ambito di un processo per responsabilità medica, è stata pesantemente minacciata e offesa mentre svolgeva il proprio ministero defensionale“.

Inoltre ha aggiunto: “Nel caso di specie, l’aggressione è stata perpetrata proprio nell’aula di udienza, luogo sacralmente deputato al leale e dialettico confronto tra le parti. Nell’ambito di questa vicenda processuale anche altre colleghe hanno subito dagli stessi soggetti, ingiurie e minacce“.

Infatti all’interno dello stesso tribunale si sono verificati altri due eventi simili, per questo motivo durante l’udienza di oggi la Camera penale ha richiesto di aumentare il sistema di sicurezza prima, durante e dopo le udienze.

Le parole del presidente della Camera penale

Il presidente ha affermato: “Il clima così sapientemente avvelenato fa perdere di vista la imprescindibilità della funzione difensiva nutrendo, invece, con crasso livore, la pancia ma non il cervello dell’opinione pubblica. Le garanzie riconosciute all’imputato e al proprio difensore esprimono la misura del tasso di libertà e democrazia di uno Stato liberale, attento alle garanzie di tutti gli individui ritenuti colpevoli sono con sentenza irrevocabile”.

Ha poi concluso dichiarando: “La Camera penale terrà sempre alta l’attenzione su tale grave problema. Esortiamo il presidente del Tribunale e le autorità preposte a intensificare il presidio delle forze dell’ordine soprattutto durante processi ‘sensibili’ come quello in cui è impegnata la collega, in cui, spesso, la tensione esondai limiti di tollerabilità”.