Cave, Michael Magnesi la promessa della boxe italiana

Intervista al giovane pugile che ha uno score di vittorie spaventoso: 50 vittorie, 6 pareggi e solo 4 sconfitte

Non necessariamente quando si parla di prospettiva nel mondo del pugilato ci si riferisce ai professionisti, anche tra i dilettanti ci sono atleti che per le loro caratteristiche fisiche e tecniche rientrano fin dall’inizio nel mondo delle promesse. Uno di questi senza ombra di dubbio è Michael Magnesi, nato a Palestrina 22 anni fa, già in possesso di un record sostanzioso con 50 vittorie, 6 pareggi e solo 4 sconfitte.

Si è laureato Campione italiano nei professionisti il 19 dicembre del 2015 a Brescia, battendo per KO Valerio Mazzulla. Nel suo palmares anche la vittoria, sempre da professionista, contro Carmelo Palermo a Roma il 10 ottobre 2015 nel Campionato Unione Europea. Esposti nella sua bacheca ci sono anche gli Assoluti Youth, disputati nel 2012 a Catania, e nel 2013 ha vinto il Guanto d’Oro a Marcianise.

Michael ha cominciato con l’A.S. Colonna, poi è andato alla Roma Tricolore, e adesso si allena nella Pro Fighting, una sorta di regno dei professionisti romani; per il giovane un accademia per affinare i ferri del mestiere in attesa di una laurea che lo lanci definitivamente. Michael ha un fisico da peso medio, pur combattendo tra i 60 kg.

Lo abbiamo incontrato (insieme al papà Alfredo, primo tifoso insieme a mamma Rita) e lo abbiamo intervistato:

Michael quando hai iniziato a combattere?

Ho iniziato nel 2010. E’ uno sport che mi è sempre piaciuto (Alfredo ricorda che la boxe è uno sport che richiede ai ragazzi molti sacrifici). A casa se ne parlava tanto, tra mio padre e mio fratello. Ho iniziato per  gioco, poi il maestro dopo poche settimane mi ha portato a Pisa per il torneo Interregionale e ho vinto. Da lì sono andato sempre avanti e non mi sono più fermato.

Michael oltre a combattere insegna pugilato nella palestra della sua città Cave. Hai uno score di vittorie spaventoso, ma hai avuto un match difficile? Se si quale?

Nel 2010 a Ostia ai campionati italiani, sfida Lazio-Sardegna. Era il mio sesto match. Ho combattuto contro un pugile esperto, che era nel giro della Nazionale. Abbiamo chiuso l’incontro con un pareggio che a me stava stretto (Alfredo ci dichiara che i giudici di gara hanno favorito l’avversario). Antagonista che ho poi rincontrato nel 2011 a Grosseto. Ho preparato quel combattimento con determinazione e voglia di vincere. Un match vissuto che alla fine ho vinto ai punti.

Il tuo modo aggressivo di combattere è naturale oppure ti è stato insegnato?

Rientra nel mio carattere; vado a ‘cannone’ quando vedo il mio avversario in difficoltà. Con i pugili con cui combatto si crea sempre un rapporto di amicizia, tant’è vero che quando il giorno prima andiamo a prendere il peso io sto sempre a sorridere e il mio allenatore mi rimprovera in continuazione, perché secondo lui non mi concentro in maniera adeguata. Ma ripeto, è il mio carattere. (Il fotografo Claudio Pasquazi: L’abbraccio al termine del match è la dimostrazione del rispetto che c’è tra i pugili”. Papà Alfredo: “Vince il più bravo non il più cattivo”)   

Il tuo sogno nel cassetto?

Il cassetto l’ho aperto e ora voglio prendere il mio sogno, la cintura del titolo mondiale.

Le foto sono state realizzate da Claudio Pasquazi durante il match internazionale di sabato 3 dicembre nel palazzetto di Colleferro tra Michael Magnesi e un pugile serbo, vinto dall’atleta di Cave per KO al secondo minuto della seconda ripresa.   

 

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