Categorie: Cronaca

CC di Frosinone, tutte le operazioni per il controllo del territorio

Nella giornata di ieri, a Ferentino, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine dei necessari accertamenti conseguenti alle problematiche verificatesi in occasione dell’incontro di basket Ferentino – Casalmonferrato, svoltosi nella serata del 22 aprile, deferivano in stato di libertà un 28enne e un 41enne del luogo, resisi responsabili rispettivamente di aver scardinato due balaustre in ferro allo scopo di lanciarle in campo e di aver scavalcato dei tabelloni luminosi che delimitano il terreno di gioco per protestare contro l’operato dell’arbitro, al quale il 41enne si avvicinava pericolosamente. Entrambi venivano prontamente bloccati dal personale addetto alla sicurezza e dai militari in servizio, senza ripercussioni per il regolare svolgimento della gara. Nella circostanza nei confronti dei predetti veniva avanzata, altresì, la proposta di emissione del Decreto di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (daspo).

Nella mattinata odierna, a Veroli, i militari della locale Stazione Carabinieri, a conclusione di una laboriosa attività investigativa, deferivano in stato di libertà un 51enne originario della provincia di Caserta, già censito per reati contro la persona, resosi responsabile del reato di truffa ai danni di una commerciante del luogo. Gli operanti accertavano che il predetto, nel mese di ottobre dello scorso anno, qualificandosi falsamente quale tecnico di una società autorizzata, per la quale a suo dire avrebbe dovuto effettuare delle verifiche tecniche ed aggiornamenti sui terminali in uso alla denunciante, si faceva accreditare sulla propria carta prepagata “postepay” la somma di 500 euro.

Nella serata di ieri, a Guarcino, i militari della locale Stazione Carabinieri, nell’ambito dei predisposti servizi finalizzati a contrastare la recrudescenza dei reati contro il patrimonio, controllavano e identificavano, in prossimità di obiettivi sensibili, un 49enne residente in provincia di Frosinone, già censito per reati contro la persona e il patrimonio, il quale non era in grado di  fornire esaustive giustificazioni circa la propria presenza in loco. Ricorrendone i presupposti di legge, veniva inoltrata nei suoi confronti la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel suddetto comune per anni tre.

Nel pomeriggio di ieri, a Esperia, personale della locale Stazione Carabinieri, a conclusione di attività info-investigativa, deferiva alla competente A.G. un 46enne poiché resosi responsabile del reato di “incendio boschivo doloso.Nella mattinata infatti a Esperia, si sviluppava un incendio che interessava un’area dell’estensione complessiva di circa un ettaro di macchia boschiva, costituita da alberi a basso fusto e sterpaglia. Sul posto intervenivano i suindicati militari unitamente al personale del Parco Regionale dei Monti Aurunci e dei Vigili del Fuoco di Cassino, coadiuvati da mezzi aerei che provvedevano allo spegnimento dell’incendio. Le immediate e meticolose indagini sviluppate dagli operanti consentivano di rilevare gravi indizi di colpevolezza nei confronti del prevenuto quale autore dell’incendio, verosimilmente appiccato allo scopo di procedere ad una pericolosa e maldestra pulizia del sottobosco.

Nella serata di ieri, a Pontecorvo, i militari della locale Stazione Carabinieri traevano in arresto una 45enne del luogo, già censita per reati contro il patrimonio, per il reato di “evasione. La donna, già sottoposta alla detenzione domiciliare per evasione, si allontanava dalla propria abitazione senza la preventiva autorizzazione. L’arrestata, in aderenza alle disposizioni impartite dalla competente A. G., veniva condotta nuovamente presso il proprio domicilio in attesa del giudizio direttissimo.

Nella mattinata odierna, a Ceprano, i militari della locale Stazione Carabinieri deferivano alla competente A.G. un individuo del luogo, già censito per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti, poiché resosi responsabile del reato di “atti osceni. L’attività investigativa condotta dagli operanti consentiva di accertare che il prevenuto un mese fa’ circa, in quel centro, all’interno della propria autovettura, commetteva atti osceni in presenza di svariate persone in loco.

 

Redazione

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