Censura, esiste ancora in Italia?

Non è solo un fenomeno cinese o turco

Erdogan in Turchia oscura twitter minacciando di voler estirpare i social network.

In Cina, la casa, il telefono, ovviamente il computer: tutto sotto controllo, grazie a un sofisticato sistema di sorveglianza, per stranieri e non, del gigante cinese.

E in Italia? Qualcuno si illude che la censura non esista più a nessun livello.

E invece non è proprio così, dal momento che ci sono soggetti che la mettono in pratica molto spesso, il più delle volte per impedire critiche al proprio operato, giudicate controproducenti per la propria immagine o per la convenienza economica.

E' quello che è successo al sottoscritto con la Unione Inquilini, un' organizzazione a favore delle posizioni degli affittuari con sede a Roma e con una propria pagina facebook.

Orbene, è accaduto che in data 14.3.2014 la Corte Costituzionale ha emesso la sentenza n.50/2014 con la quale ha dichiarato la illegittimità costituzionale del d.lgs 23/2011, una norma che aveva sfacciatamente favorito gli inquilini a svantaggio dei piccoli proprietari consentendo, con una denuncia all'Agenzia delle Entrate, di ottenere un contratto di locazione di 8 anni ad un canone irrisorio.

Il sottoscritto si è permesso di postare la predetta sentenza sulla pagina facebook dell'Unione Inquilini contestando alcuni aspetti così come prospettati dall'Unione stessa ai propri affiliati in quanto, secondo sempre il sottoscritto, non conformi alla realtà.

Tempo dieci minuti e il mio intervento sulla pagina in questione è stato censurato, rimosso….adesso si dice bannato. 

Veramente un bell'esercizio di democrazia e confronto dialettico quello di eliminare fisicamente ciò che non ci piace di sentire o di vedere…

Ho invitato, successivamente, per iscritto il dott. Massimo Pasquini, rappresentante dell'Unione Inquilini, a partecipare alla trasmissione odierna di "Un giorno speciale" con F. Vergovich su Radio Radio, durante la quale si è parlato appunto della sentenza della Consulta e della sua rilevanza nel quadro attuale delle locazioni.

Ma il dott. Pasquini non mi ha nemmeno risposto. Avrà forse pensato che avrei ripetuto in trasmissione quegli stessi concetti che non erano piaciuti precedentemente…ma anche questa è censura.

Ma la chicca finale è arrivata quando un ascoltatore di Radio Radio ha inserito il link del video della trasmissione in questione nella pagina dell'Unione Inquilini. Anche in questo caso dopo qualche minuto il link è stato rimosso dagli amministratori della pagina.

Non ci sono parole per stigmatizzare il  comportamento tenuto dall'Unione Inquilini in questa occasione. E dire che io stesso avevo invitato il dott. Massimo Pasquini a partecipare ad una precedente puntata di "Un giorno speciale" sullo stesso tema delle locazioni per esporre liberamente il punto di vista degli inquilini in materia. Pasquini è intervenuto ed ha parlato liberamente SENZA ESSERE CENSURATO.

La verità è che alcuni amano criticare l'operato degli altri, ma mal digeriscono le critiche quando queste sono rivolte loro.

Avv. Paolo Cotronei

 

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