“Centro trasfusionale Civitavecchia non chiuda”

E’ la richiesta di Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio e membro della commissione salute

Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio e membro della commissione salute, è tornato sulla chiusura del centro trasfusionale di Civitavecchia dopo che il Movimento 5 Stelle Lazio ha presentato un’ interrogazione urgente in cui si chiede a Zingaretti di fornire informazioni riguardo questa scelta.

Le direttive impongono alla regione Lazio di avere solo 5 centri trasfusionali in tutta la regione, data la quantità di sacche di sangue lavorate ogni anno. Tre di questi centri saranno dislocate nella Capitale e solo due nelle province (Viterbo e Latina).

“Ancora una volta, come nel caso del Centro Trasfusionale di Frosinone su cui ho già depositato un’interrogazione, ci troviamo davanti ad una sanità fatta sui numeri, senza tener in minimo conto l’importanza e le necessità dei vari territori. Quanto si sta verificando limiterà l’attività ospedaliera in generale e quella operatoria d’urgenza in particolare, in un territorio che ospita uno dei porti crocieristici tra i più importanti del Mediterraneo e, come purtroppo sappiamo, attività industriali caratterizzate da impianti di grande pericolosità.
Il comprensorio di Civitavecchia, con i suoi circa 150.000 abitanti, e date le sue criticità, non può permettersi il lusso di aspettare una sacca di sangue arrivare dall’ ospedale di riferimento che sarà il S.Filippo Neri di Roma”.

“La battaglia per tenere aperto il centro – avverte Porrello – sarà molto dura ma il M5S farà tutto il possibile, sia in Regione che in Parlamento, per difendere il diritto alla salute sancito dalla nostra costituzione. Se mantenere il centro trasfusionale in città dovesse poi risultare impossibile allora cercheremo di stabilire a Civitavecchia un centro di deposito del sangue che copra le necessità di tutta la ASL RM F. Dopo #m5soccorso ho letto che Quintavalle vuole incontrarci per formulare proposte, da noi la porta è sempre aperta per garantire la tutela della salute dei cittadini”.

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