La Giunta Regionale del Lazio ha approvato ieri la delibera che autorizza ufficialmente la nascita del Biodistretto Etrusco Romano. “L’approvazione da parte della Giunta regionale del Lazio della delibera sul biodistretto Etrusco-Romano – ha commentato la consigliera regionale del Pd Marietta Tidei – rappresenta uno step fondamentale di un percorso che punta alla gestione sostenibile del territorio partendo dal modello biologico di produzione e consumo”.
“La delibera – ha aggiunto la consigliera -, presentata dall’assessore all’Agricoltura Enrica Onorati, individua e riconosce il bio-distretto Etrusco-Romano: ne fanno parte i Comuni di Cerveteri e Fiumicino, ma anche tutta l’area interessata dalla riserva naturale statale del litorale romano. Un territorio ricco di opportunità che grazie albio-distretto potranno essere valorizzate al meglio”, prosegue. “La logica del bio-distretto, infatti, prevede un’interconnessione sul territorio tra istituzioni locali, imprese agricole a vocazione biologica e più in generale tra tutti i soggetti che hanno interesse a unire ambiente e politiche agricole per uno sviluppo sostenibile delterritorio”. “Auspico – ha concluso Tidei – che come previsto dalla delibera, successivamente alla costituzione del bio-distretto potranno aderire numerose imprese agricole, organizzazioni di prodotto e soggetti pubblici e privati che ricadono nello stesso distretto”.
Secondo la consigliera regionale dem Michela Califano, “si tratta di un progetto importantissimo per valorizzare l’immenso patrimonio agroalimentare che ricade nei territori di Cerveteri e Fiumicino e in tutta la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Un importante motore per l’espansione delle produzioni biologiche e per implementare e potenziare le reti della filiera biologica, in particolare per la vendita diretta”.
“Grazie al Bio distretto Estrusco-Romano – ha sottolineato Califano – si potrà supportare un comparto fondamentale per l’economia laziale, quello agricolo, proteggendo al tempo stesso l’inestimabile tesoro naturalistico che questi territori possiedono, senza deturparlo e desertificarlo. Anzi grazie alla possibilità di collaborazione tra le imprese agricole e i soggetti che hanno già aderito o che aderiranno in futuro al Bio distretto, con università e centri di ricerca si potranno sperimentare nuove tecnologie che massimizzino la produzione senza intaccare il patrimonio naturalistico”.
“Si tratta – ha inoltre affermato la consigliera pd – di un progetto nato su impulso di un comitato promotore formato da agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni che siamo stati davvero lieti di aver avallato. Conosco bene le difficoltà del settore agricolo ma anche le potenzialità occupazionali di un comportato che nel Lazio continua a essere trainante, per questo sono felice che la giunta regionale abbia dato l’ultimo parere positivo a al Bio distretto”.
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