Cerveteri, un passato straordinario e un presente nel segno della cultura

Cerveteri è famosa nel mondo enogastronomico per due eccellenze: il carciofo romano DOP e il vino Cerveteri DOC

Cerveteri

Cerveteri (Roma), Necropoli

Cerveteri è uno splendido borgo su un pianoro poco a nord di Roma con Marina di Cerveteri situata sulla costa. La natura ha una particolare bellezza come quella del Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, delle spiagge di sabbia nera vulcanica e di Monte Tosto con le sue cascatelle.

Storia, natura e cultura

La sua storia è molto antica e si dice che sia stata fondata dai Pelasgi ma presto divenne un porto e una città etrusca fra le più importanti della dodecapoli.

La sua ricchezza si ritrova nelle diverse necropoli tra cui quella famosa della Banditaccia con le sue tombe a tumulo che dal 2004 è parte dell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Parti dei corredi funerari si trovano al Museo di Villa Giulia a Roma, a New York e al Louvre.

Il passaggio ai romani è avvenuto quasi naturalmente e Tarquinio il Superbo, l’ultimo re di Roma, è stato mandato in esilio proprio a Cerveteri. La romanizzazione è stata profonda e il geografo Strabone racconta che della antica città etrusca restavano solo le terme.

E’ stata una delle prime sedi vescovili e dove sorge la chiesa di San Felice a Ceri è stato decapitato l’antipapa Felice II nel 365. Le sue reliquie riposano ancora nel Santuario dopo il miracolo dei buoi che si rifiutarono di traslare il corpo a Roma.

Il borgo di Ceri e il Museo Nazionale Cerite

Le incursioni saracene lungo la costa portarono la popolazione a cercare rifugio in una fortezza. Si riconoscono ancora i resti delle torri di avvistamento che poi furono inglobate nel castello. Nel XII secolo la popolazione venne momentaneamente spostata a nel borgo di Ceri ma già dopo pochi anni l’attuale città di Cerveteri tornò a popolarsi.

L’antico castello oggi ospita il Museo Nazionale Cerite. Dal XIII secolo si susseguirono molte famiglie a partire dai Venturini, seguiti dagli Anguillara e per un periodo fu sotto il controllo di Franceschetto Cybo, figlio naturale di papa Innocenzo VIII che la riportò nell’ambito del controllo diretto della chiesa.

Il Cinquecento è poi il momento della famiglia Orsini ai quali si deve la sistemazione del castello e nel 1674 venne comprata dai Ruspoli poi diventati principi, che hanno ancora un loro palazzo in cui ha soggiornato lo scrittore David H. Lawrence e il musicista Georg F. Händel che qui ha composto la cantata “Diana Cacciatrice”.

Nel 2020 Cerveteri è diventata la Capitale della Cultura della Regione Lazio con il progetto “Etruria Meridionale – Città della Cultura della Regione Lazio 2020”. Ed è stata città finalista per la Capitale italiana della Cultura 2022.

Cerveteri è famosa nel mondo enogastronomico per due eccellenze: il carciofo romano DOP e il vino Cerveteri DOC alla cui uva viene dedicata una grande festa l’ultima domenica di agosto: la Sagra dell’uva e del vino dei Colli Ceriti.

Claudia Bettiol

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