Il geologo Mario Tozzi ha definito quest’anno come l’anno più fresco dei prossimi anni, contrariamente ai titoli di tutti i giornali che lo chiamano “il più caldo degli ultimi anni”. Infatti, questo clima insolito per la nostra penisola sta dando problemi anche adesso in Autunno, dopo una lunga estate di fuoco.
Quest’estate è stato registrato quasi 1°C in più rispetto agli altri anni.
Il caldo di questo autunno è tale che le piante non hanno ancora perso le foglie e non sono andate in riposo vegetativo, con il conseguente rischio che fioriscano di nuovo.
Se le piante faranno nuove gemme, con un improvviso abbassamento delle temperature ghiacceranno. Questo comporta l’assenza di nuove gemme in primavera.
Le mosche e le zanzare sono ancora presenti e aggressive, ma sono il pericolo minore.
Con le temperature ancora così alte, i parassiti sono ancora presenti e attivi, mentre attaccano le campagne e le coltivazioni.
Se l’inverno non sarà abbastanza freddo, c’è il rischio che gli insetti e i parassiti svernanti, in primavera, saranno più aggressivi e nocivi.
Il clima che si sta modificando in Italia sta diventando un habitat adatto a specie di insetti aliene, che distruggono le colture e sono prive di nemici naturali nella nostra penisola.
Le persone che soffrono di allergie ai pollini avranno malanni e raffreddori, qualora le piante rifioriscano fuori stagione.
Dopo i devastanti problemi di siccità di questa estate, il problema è ricomparso. Le cause sono il caldo anomalo fuori stagione e le piogge che sono diminuite di 1/3.
In Veneto gli agricoltori sono stati costretti a irrigare i campi per salvare le coltivazioni di kiwi, di cui l’Italia è il primo Paese produttore al mondo, e il radicchio, ortaggio principe di molti piatti in Veneto e molto consumato in autunno e in inverno. Molti altri imprenditori agricoli hanno dovuto ricorrere alle irrigazioni dei campi per salvare i raccolti.
Le famose “ottobrate” sono, purtroppo, parte del problema del cambiamento climatico. Fino a qualche anno fa erano un fenomeno climatico che accadeva per diversi giorni in Ottobre. Quest’anno, l’eccessiva continuità di giornate dal clima mite e soleggiato, sono la dimostrazione del cambiamento climatico già in atto. Insieme a esse ci sono gli sfasamenti metereologici estremi, come le piogge violente che sono capaci di creare disastri rilevanti persino a strade, ponti e case.
Tutto questo ha un costo anche economico. Si stima che in 10 anni il danno all’agricoltura sarà di 14 miliardi di euro. Le perdite dei raccolti, dovuti al clima o agli insetti, e i danneggiamenti alle strutture e ai mezzi, impiegati per la lavorazione e la coltivazione, hanno un prezzo che grava sugli imprenditori, in aggiunta alle spese delle bollette, che stanno pesando su tutti gli imprenditori, dall’inizio della pandemia e del conflitto in Ucraina.
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